Superga, sessantuno anni fa

04.05.2010 08:48 di  Marina Beccuti   vedi letture

Il sito ufficiale del Torino li ricorda con una serie di fotogrammi che passano sulla home page. Oggi alle 17 come ogni anno Don Aldo Rabino celebrerà la messa, dopo il capitano della squadra, che quest'anno è Rolando Bianchi, andrà a leggere i nomi di tutti i giocatori periti a Superga. A Torino piove come ogni anno e continuerà, dicono gli esperti meteo, per tutto il giorno, a ricordare quella straziante giornata, una delle sciagure più grandi del mondo dello sport. In questi sessantuno anni passati dal giorno della tragedia, sono stati pochi i 4 maggio con il sole, probabilmente le nuvole passano a piangere il loro dolore per come finì la storia di una gloriosa squadra di calcio diventata epica, letteratura, pittura, poesia e arte in tutte le sue forme.

Peccato che le sorti attuali della squadra non permettano di vivere in piena pace interna la commemorazione più sentita della storia granata, l'anno scorso era vicina la retrocessione, quest'anno sembra essere lontana la promozione, anche se molti ci credono ancora. Mancherà Cairo, ostaggio di chi non lo vuole più e ha minacciato contestazioni se si presenta a Superga e così il presidente rimarrà a casa, come ha scritto domenica in una lettera comparsa sul sito ufficiale. Ma non è tempo di polemiche e vendette, in memoria del Grande Torino, alle 17,05 tutti zitti ad ascoltare una virtuale sirena a ricordare il momento della tragedia. Ed allora cali il silenzio sulla memoria per un minuto di profondo raccoglimento.