Senza rivoluzionare il Torino ma uno fra Cigarini e Valdifiori e magari Sirigu servirebbero
Nel mercato di gennaio non è pensabile che si rivoluzioni la squadra, soprattutto non è pensabile farlo trovando i migliori giocatori a un prezzo equo, quindi è sempre consigliabile agire in modo oculato andando a togliere i calciatori che sono fuori dal progetto tecnico e inserire quelli che sono indispensabili. Nulla di più, nulla di meno, soprattutto, come nel caso del Torino, quando la squadra è sì in difficoltà, ma non in una situazione di classifica che impone di correre a drastici ripari. Al termine del campionato nel mercato estivo ci sarà tutto il tempo, e si spera anche la volontà, di modificare di più.
E’ arrivato Immobile e sarà tolto dalla lista dei venticinque oppure ceduto Amauri, sistemato l’attacco serve dare un aggiustata al centrocampo. E poi semmai c’è un discorso portiere. Premesso che il famoso regista che faccia fare il salto di qualità alla squadra non lo si trova nel mercato di gennaio, va preso un giocatore di buona esperienza, che conosca il campionato italiano senza perdere tempo a doversi ambientare, che garantisca continuità d’impegno e che abbia doti discrete sul piano tecnico e tattico e caratterialmente abbia la giusta personalità in modo che apporti quell’equilibrio che finora il più delle volte è mancato alla squadra di Ventura. Giocatori con queste caratteristiche e che non costino uno sproposito non ce ne sono molti. Cigarini dell’Atalanta e Valdifiori del Napoli potrebbero essere due candidati fra i quali scegliere.
Le statistiche relative a Cigarini e Valdifiori dicono che nella prima parte della stagione i due non hanno trovato moltissimo spazio nelle rispettive squadre, però il loro contributo l’hanno comunque dato. Luca Cigarini: presenze 10, minuti 731, gol 1, ammonizioni 4, doppie ammonizioni 0, espulsioni 0, attacchi 13, occasioni da gol 5, assist totali 4, tiri 11. E’ il classico regista, ma può essere utilizzato anche come centrocampista centrale. Sa costruire il gioco ed è dotato di precisione nei lanci e nei passaggi. Ha ventinove anni e un contratto con l’Atalanta fino al 2018, il suo valore di mercato si aggira sui cinque milioni e l’ingaggio veleggia intorno agli ottocento mila euro, quindi economicamente in linea con le possibilità e il tetto stipendi del Torino. Luca il diciotto agosto scorso è stato sottoposto ad intervento di artroscopia diagnostica del menisco mediale, corno posteriore, del ginocchio sinistro e durante l’intervento, eseguito all’Hospital Quiron di Barcellona, il professor Cugat ha praticato una meniscectomia selettiva. Il giocatore è guarito da tempo e infatti già il venti settembre, nella gara con il Verona, è tornato in campo, quindi l’inizio di stagione caratterizzato dall’infortunio non può essere motivo d’apprensione sulla sua attuale integrità fisica. E’ soprannominato “il Professore” per l’ intelligenza in fase di impostazione, appellativo datoli da Cesare Prandelli quando era allenatore del Parma e Cigarini un giocatore della Primavera dei ducali.
Mirko Valdifiori: presenze 5, minuti 379, gol 0, ammonizioni 3, doppie ammonizioni 0, espulsioni 0, attacchi 2, occasioni da gol 0, assist 0, tiri 1. Gioca davanti alla difesa, preferibilmente in un centrocampo a tre, è un regista che sa dettare i tempi di gioco e calcia bene punizioni e corner così com’è abile nel servire assist per i compagni, ma difetta un po’ nella conclusione in porta. Mister Maurizio Sarri che lo conosce bene di lui ha detto: “Ha velocità di idee, gioca sempre ad uno e due tocchi e riesce a verticalizzare”. Anche lui ha ventinove anni e un contratto con il Napoli fino al 2019, il costo del suo cartellino è sui cinque milioni e l’ingaggio di novecento mila euro. Il suo procuratore, Mario Giuffredi, ha detto che in questa sessione di mercato non si muoverà da Napoli e con al squadra partenopea in piena corsa per lo scudetto e impegnata in Europa League è difficile, perché qualsiasi giocatore della rosa può solo veder accrescere le sue quotazioni se a fine stagione i risultati saranno raggiunti, però si sa che tutto può sempre succedere durante il calciomercato.
I profili di Cigarini e Valdifiori sono quelli consoni sia per il gioco sia per le casse societarie del Torino. Entrambi hanno estimatori non solo in Italia, ma anche all’estero, però se Cairo e Petrachi si presentassero con offerte molto precise ad Atalanta e Napoli e ai procuratori dei due giocatori, sicuramente uno dei due potrebbe indossare la maglia granata, a fargli posto nella lista dei venticinque o Pryima o Prcic che di spazio non ne hanno trovato neppure nei momenti d’emergenza. Ventura poi dovrebbe solo utilizzare il nuovo rinforzo del centrocampo senza imporre troppe conoscenze di movimenti e giocate che ormai sono conosciute da tutti e non sono più una novità che apporta chissà quali risultati. Con uno fra Cigarini e Valdifiori in cabina di regia e Immobile in coppia con Quagliarella o Maxi Lopez, a seconda degli avversari e dei momenti della partita, a fargli da partner o anche con tutti e due a formare il tridente offensivo, il Torino dovrebbe ritrovare la via del gol con una buona continuità e soddisfazione di tutti, anche dei tifosi che vorrebbero cacciare Quagliarella.
Tutto il ragionamento vale a patto che a parte Amauri, Pryima o Prcic nessun altro giocatore dell’attuale rosa granata sia ceduto, tanto meno Maksmovic, dovrebbe essere implicito, ma meglio sottolinearlo. Chiaramente Se ci fosse l’occasione e il Paris Saint Germanin desse il via libera per Sirigu, che ha detto chiaramente: “Se vogliono che me ne vada, me lo dicano e tolgo il disturbo. Non voglio essere un peso”. Il portiere è pronto a studiare ogni proposta e non esclude nessuna squadra, quindi non chiude la porta in faccia al Torino: “Prima di andare via da un club come il Paris Saint Germain, bisogna pensarci bene. Ho ancora due anni e mezzo di contratto, ma per me è prioritaria la questione economica. Dipende da molte cose e sono pronto a valutare ogni offerta”. Indubbiamente Salvatore ha un ingaggio totalmente fuori dalla portata del Torino perché percepisce 4,5 milioni di euro, però trova pochissimo spazio nel club francese e a ventinove anni l’Azzurro di fare il panchinaro proprio non ne ha voglia, quindi con un contratto lungo e uno stipendio importante, senza essere esorbitante, i margini per una trattativa ci sarebbero. Il Torino così risolverebbe anche la questione portiere, l’ultimo gol incassato da Padelli con l’Empoli con la palla che gli è passata sotto le gambe continua a tenere banco e indica che qualche punto in più i granata potrebbero avercelo con un estremo difensore differente. Anche in questo caso in rosa c’è Castellazzi che ha quarant’anni e il posto potrebbe lasciarglielo lui.