Semmai Schuurs dovesse essere ceduto con il ricavato il Torino allora deve prendere un trequartista e una punta di qualità, ma ha per le mani giocatori così?

25.08.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
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Con il ritorno di Lazaro, dopo quello di Vlasic e gli arrivi delle news entry Bellanova, Tameze e Popa il Torino ha sistemato la porta, il rumeno è il terzo dopo Milinkovic-Savic e Gemello e in rosa continua ad esserci Berisha, anche se da separato in casa. Il centrocampo con il francese naturalizzato camerunese - anche se deve mettersi in riga come ha detto chiaramente Juric: “In ritiro non è arrivato in buone condizioni. Deve mettersi a posto e lavorare tanto, stando molto attento a come vive per diventare il Tameze che volevamo. Succede che un calciatore arrivi in ritiro in condizioni non ottimali: non era un nostro giocatore e non lo tenevamo sotto controllo. Sta patendo un po’. Io so che cosa ci può dare Tameze, però deve mettersi a posto” – che va a sommarsi a Ricci, Ilic e Linetty più i giovani Gineitis e Ilkhan è completo, anzi uno dei due giovani potrebbe essere ceduto in prestito per avere maggiori occasioni di giocare. Le fasce sono quasi a posto con l’austriaco che è andato a unirsi a Vojvoda, Bayeye, Dembelè e al nuovo elemento Bellanova, seppur quest’ultimo non sia ancora al top della condizione “Era cotto – ha detto Juric dopo la gara con il Cagliari – doveva arrivare in ritiro dopo (ha disputato, come Ricci, l’Europeo Under 21 che è finto il 28 giugno e il 20 luglio era a Pinzolo, ndr), ma si è unito prima”. In verità servirebbe uno con maggiore esperienza dei giovani Bayeye e del Primavera Dembelè, a sinistra c’è bisogno può essere utilizzato Rodriguez, ma è a destra che appunto occorrerebbe un rinforzo. Sulla trequarti il ritorno del croato ha colmato un vuoto, visto che c’erano Radonjic, Karamoh e Seck più Verdi,che sta per accasarsi al Como (oggi sono previste le visite mediche) ed era comunque da considerarsi in uscita dopo il rientro dal prestito al Verona, però manca ancora chi sostituisca Miranchuk, magari proprio lo stesso russo o un altro. In attacco di ruolo ci sono Sanabria e Pellegri, ma, come hanno evidenziato lo scorso campionato, le amichevoli estive, le gare di Coppa Italia con la Feralisalò e la prima di campionato con il Cagliari, il Torino segna poco pur creando quasi sempre parecchie e alle volte molte occasioni da gol. Per cui occorrerebbe anche un centravanti che la butti dentro in modo da avere maggiori alternative nel ruolo.

E’ inutile girarci intorno: per completare la rosa e dare a Juric una squadra più competitiva di quella che l’anno scorso si è piazzata al 10° posto, pur lottando per l’8° fino all’ultima giornata, occorrono soldi. Il Torino finora ha speso per acquistare Bellanova, Tameze, Vlasic e Lazaro (non per Popa che è arrivato da svincolato) 23,8 milioni più eventuali bonus e percentuali su future rivendite e di fatto ha incassato solo con le cessioni di Izzo, Warming e Singo 13,7 mln. Quindi servirebbe cedere qualcuno per avere il budget per prendere un trequartista, un centravanti e magari anche un altro terzino. Buongiorno non è sul mercato, Ricci neppure e quindi resta Schuurs. Per lasciar andare via l’olandese il Torino chiede 40 mln. Interessati a lui ci sono l’Inter qualora non riuscisse a prendere Pavard, l’Arsenal che ha perso per infortunio Timber e da tempo il Liverpool e il Tottenham, che finora però non hanno mai intavolato una vera e propria trattativa con il club granata.

Ipotizzando che Schuurs alla fine sia venduto come saranno investiti i soldi ricavati? Evidentemente Perr dovrà essere sostituito e il candidato numero uno è Hien del Verona, gli scaligeri chiedono non meno di 10 mln. Le alternative sarebbero Solet del Salisburgo, scrive Tuttosport, e dall’Argentina si dice Facundo Garcés, classe ’99 del Colón, che interessa anche a Verona, Udinese, Salernitana e Genoa. Per la trequarti/attacco da giorni si parla di Barrow del Bologna in rotta con il suo allenatore Thiago Motta (costa un po’ più di 10 mln), del ritorno di Miranchuk (12 mln) ai margini nell’Atalanta e di Myron Boadu (12 mln) del Monaco. L’unico che forse potrebbe arrivare in prestito e magari anche senza obbligo di riscatto è Boadu, mentre per gli altri due o acquisto a titolo definitivo oppure obbligo di riscatto. Per quel che riguarda il terzino i nomi accostati al Torino sono Soppy dell’Atalanta, Corrado della Ternana e Zanoli del Napoli, che come ha detto il suo procuratore Alessandro Moggi vuole poter giocare con continuità (è chiuso da Di Lorenzo), ma il club non lo vuole cedere: “Alessandro sta vivendo un momento molto complicato. È un giocatore ancora giovane e come tale deve crescere giocando, provando a fare un percorso. Qualitativamente è anche un patrimonio del calcio italiano nel suo ruolo, nella Sampdoria l'anno scorso lo ha dimostrato. Purtroppo ci troviamo in una situazione complicatissima, ci sono sei squadre interessate a Zanoli e il Napoli non vuole darlo.
Confrontarsi con chi non ti dà la possibilità diventa un boomerang ... Così è impossibile poter dimostrare qualcosa, è una situazione davvero molto brutta. E incide pure sulla psiche del ragazzo, è preoccupato.
Ho provato a dialogare ma non mi viene data possibilità di farlo. De Laurentiis mi ha risposto in maniera molto sgarbata, ho i messaggi a testimoniarlo: Zanoli non si muove, a prescindere, senza che io abbia maniera di spiegare. Non so da chi parta l'idea, però credo che lui sia legittimato a ritenere ingiusto rimanere a fare lo spettatore quando ci sono sei società disponibili a prenderlo e pagare, sia in prestito che a titolo definitivo: il fatto che per loro non ci sia possibilità di procedere, esce dai canoni della normalità”.

La questione più delicata evidentemente è quella trequarti/attacco. Se torna Miranchuk già c’era quindi non cambia di molto la situazione se poi non venisse preso un centravanti prolifico. Barrow, è un’ala sinistra che può agre anche da seconda o prima punta, e Boadu, è una punta centrale, ma entrambi hanno bisogno di rilanciarsi e non segnano molto, anzi abbastanza poco. Per la verità, Aleksej  e Musa anche se fanno non molti gol danno un contributo in termini di assist. Quanto i giocatori accostati al Torino risolverebbero il problema del gol dei granata? Sinceramente viene da pensare che servirebbero calciatori differenti perché finora nessuno ha fatto dire con questo la questione è risolta.  
Il dubbio è: il Torino ha per le mani giocatori così? Chissà, ma per quello che si è visto non sembra. Il rischio è che se non li ha la squadra non farà molto meglio dello scorso campionato, a meno che Sanabria, Pellegri, Vlasic, Radonjic, Karamoh, l’eventuale altro trequartista fra i succitati, Seck se rimane, Bellanova, Lazaro, Vojvoda, un altro terzino o Bayeye oppure Demlelè, Ricci, Ilic, Tameze e Linetty non si mettano a segnare fra tutti almeno 57-58 gol, ma potrebbero occorrerne anche 59-60 per ambire a giocare in Conference League.