Roberto Mussi: "Toro in A, c'è voglia, entusiasmo ed è attrezzato"
Abbiamo intervistato in esclusiva Roberto Mussi, ex giocatore che ha indossato la maglia granata dal 1989 al ‘94, vincendo una Coppa Italia ed esordendo in Nazionale. Attualmente è responsabile della scuola calcio dello Sporting Massese e del Summer Camp per i ragazzi in vacanza. Il Torino ha superato un momento difficile, ora deve continuare sulla strada intrapresa a Grosseto. Pensare prima a far punti poi al gioco. Bianchi ha tutte le carte in regola per portare per mano e guidare la squadra in serie A. Pescara, Sassuolo e Verona hanno finora dimostrato di avere continuità e un buon organico come il Torino.
Con la vittoria a Grosseto il Torino manda un segnale forte alle dirette concorrenti e si posiziona sempre più saldamente in vetta alla classifica.
“L’importante è che il Toro mantenga questo ruolino di marcia visto il momento di crisi che aveva passato e che aveva permesso alle altre squadre di recuperare. Adesso, invece, mi sembra, che si sia rimesso sulla strada giusta e riesca per lo meno a fare i risultati, il gioco magari ancora non è brillante e dei più piacevoli però, credo che alla fine la cosa che conta di più in questo momento è riuscire a mantenere questa posizione in classifica che serve per l’obiettivo finale della serie A, dove una squadra e una società come il Toro merita di stare”.
In questo periodo il gioco del Torino non è brillante, ma grazie al possesso palla, che è una delle caratteristiche principali da quando Ventura è l’allenatore, riesce ad ottenere risultati positivi.
“ Quando una squadra impone il suo gioco alla lunga i risultati arrivano per forza. In questo momento oltre alla ricerca del gioco è molto importante la ricerca del risultato, poi se viene con il bel gioco tanto meglio perché siamo più contenti e ci divertiamo di più a vedere una squadra che gioca bene e vince. Però comunque il tifoso e tutti gli addetti ai lavori siano più che contenti di un risultato come quello di ieri, seppur non si sia giocato bene, perché quello che contava era conquistare i tre punti”.
Bianchi finalmente si è sbloccato, questo può essere un aiuto in più per raggiungere gli obiettivi?
“Rolando Bianchi è un giocatore importante e sicuramente di categoria superiore che può fare la differenza in ogni partita e come tutti i calciatori può attraversare momenti difficili e di crisi dove non riesce ad esprimere al meglio le sue qualità. Bianchi ha attraversato un periodo no, se anche non sono arrivati i suoi gol per un po’ di tempo, è un giocatore importante per questa società e per questa rosa perché con la sua esperienza e il suo carisma riesce comunque a dare un contributo positivo ad una società la cui missione principale, credo, sia tornare in A. Bianchi ha tutte le carte in regola per portare per mano e guidare la squadra in serie A”.
Quali sono le squadre che potrebbero insidiare il cammino del Torino verso la serie A di qui alla fine del campionato?
“Il campionato di serie B è strano e molto difficile perché ci sono dei repentini cambi di classifica, che fanno pensare prima a una squadra poi ad un’altra di essere competitiva per un certo tipo di obiettivo e poi invece si ritrovano nel giro di tre o quattro partite a lottare per tutt’altro. Le partite sono difficili con tutte le squadre, sia con quelle per gli scontri diretti per la promozione, sia soprattutto con le formazioni che lottano per non retrocedere, perché quello di B è un campionato strano, come dicevo, dove tutte le squadre più o meno si equivalgono giornata dopo giornata e alla fine viene premiato sicuramente chi ha un organico migliore, ma anche chi ha più continuità durante tutta la stagione. Quindi in ogni partita il Toro dovrà stare attento al di là della squadra che deve affrontare e se deve farlo in casa o fuori perché saranno tredici partite difficili. Le squadre che potranno dare fastidio al Toro sono quelle che sono nella parte alta della classifica Pescara, Sassuolo e Verona ovvero quelle che fino a oggi hanno dimostrato di avere un organico e una forza che possono competere con quella del Toro”.
Fiducioso per la serie A?
“Io credo che il Toro possa farcela, il momento critico è passato e penso che la fiducia e la voglia che hanno e l’entusiasmo che c’è sia nella squadra sia da parte dei tifosi, unito al fatto che il Toro è ormai una squadra attrezzata, permetta finalmente di tornare in serie A”.