Pietro Pellegri la gemma grezza del Torino da trasformare in diamante

23.06.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Pietro Pellegri
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Pietro Pellegri
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Esordire in Serie A a 15 anni e 280 giorni non è un caso, così come essere il terzo più giovane marcatore del massimo campionato italiano, a 16 anni e 72 giorni, dopo Amadei e Rivera con il gol realizzato contro la Roma all’Olimpico, e il più giovane attaccante ad avere realizzato una doppietta in A alla Lazio a 16 anni e 112 giorni, soffiando così il primato, che resisteva da 86 anni, a Silvio Piola. Poi la strada verso la consacrazione può essere tortuosa e in salita se il fisico gioca qualche tiro mancino, ma resta il fatto che la stoffa c’è. Juric ci aveva visto lungo con Pietro Pellegri ai tempi del Genoa ed è per questo che lo ha voluto al Torino. Gli infortuni ci hanno messo lo zampino e Pietro ha potuto far vedere solo a sprazzi il suo valore, però quando sta bene esce fuori tutto ciò che ha. Lo si è visto ieri nella gara contro la Francia dell’Italia nell’esordio alla fase a gruppi dell’Europeo Under 21. Ha preso il tempo a Badè, ma anche a Kalulu e di testa ha insaccato la punizione battuta da Tonali e così gli Azzurrini hanno momentaneamente pareggiato. La sconfitta finale, immeritata, è stata poi decretata dai gravissimi errori, quattro i più clamorosi, commessi dall’arbitro Lindhout e dai suoi assistenti. Prima del gol però Pellegri, quando la gara era ancora sullo zero a zero, era già andato vicino a segnare, ma il portiere della Francia Chevalier aveva fatto una bella parata negando la rete. Però non solo gol fatti o sfiorati bensì anche una prestazione nel compresso decisamente positiva quella di Pietro che ha messo in mostra tutte le sue doti, tra l’altro in una partita dove è stato poco supportato dai compagni soprattutto da Cambiaghi: ha lottato senza risparmiarsi dimostrando grinta, determinazione e generosità; ha più volte dominato nei duelli aerei; ha attaccato la profondità tutte le volte che ha potuto; ha dato alcuni bei palloni ai compagni come quello a Bellanova che poi ha crossato per Ricci che non ci è arrivato di poco; ed è rimasto in campo fino al triplice fischio finale, anche se era stanco. Buone notizie per il Torino.

Senza nulla togliere a Sanabria, però Pellegri è più punta di lui. Ha il fisico da attaccante che in area può fare a sportellate con i difensori avversari, anche quelli più imponenti. Ha il fiuto del gol. Ha una grande voglia di consacrarsi, rivalendosi sulla sorte che lo ha frenato a lungo. In area sa farsi valere di testa e con i piedi. Da fuori ha un tiro anche potente. Sa insinuarsi negli spazi. Per intendersi è un connubio tra Filippo Inzaghi e Christian Vieri.

Juric e Nicolato sono i suoi mentori e il ct Roberto Mancini lo tiene sott’occhio. Per questo Europeo Under 21 Nicolato conta molto su Pellegri: “Su Pietro punto molto, ha la volontà di fare molto bene”. Mancini: “Aspettiamo Pellegri perché si è fermato per problemi fisici le due volte che l'abbiamo convocato”. Juric che lo conosce meglio di tutti vuole che Pietro migliori: “Deve migliorare in tutto, siamo a livelli bassissimi. Bassi sul serio in tante cose: sulla visione della palla, sul piede sinistro, sui movimenti, sulla gestione delle situazioni. Nella realizzazione con il desto va bene, ma con il sinistro no. Ci sono un sacco di cose da fare, però il potenziale è là. Non so come spiegare, ma quando si vedono queste cose si vede anche il potenziale e vale la pena perderci tempo, lavorare e avere pazienza perché se migliora in tutte le cose diventa un giocatore fantastico. Ci vuole tempo, anni secondo me, esperienza e tutto ciò che ci vuole. C’è la sua volontà di migliorare. Il potenziale che altri non hanno lui lo ha e lo sta dimostrando un po’ adesso, ma non è cosa di una partita o di due-tre mesi. E’ un processo. Per me lui ha le basi per diventare forte, ma forte sul serio”.
Pellegri lo scorso 17 marzo ha compiuto 22 anni e il tempo è dalla sua parte per diventare un top player come dice Juric e il Torino ha una gemma grezza da trasformare in un diamante.