Petrachi: "Non arriveranno figurine. E sul portiere..."
Vitor Barreto è stato presentato dal direttore sportivo granata Gianluca Petrachi, che ha colto l'occasione per fare il punto della situazione mercato in casa Toro. Sui possibili obiettivi ha voluto subito sottolineare: "Almiron non è sul mercato. Almeno fino a giugno è inutile insistere. Mancano alcuni giorni e noi lavoriamo silenziosamente e non vogliamo dare dettagli proprio perchè vogliamo arrivare ai nostri obiettivi, ovvero delle prime scelte, senza clamori".
Incombe anche la questione portiere: "Stiamo facendo delle riflessioni. Entro al fine del mercato qualcuno arriverà. Gomis in uscita? Ha manifestato al voglia di giocare, visto che negli ultimi tempi l'ha fatto pochissimo. Bisogna saper ascoltare i ragazzi. Si è creata qualche situazione in LegaPro, ma lui vorrebbe andare in B. Proveremo ad accontentarlo. Se non si riuscisse, lui rimane con noi".
Sui futuri innesti non pone limiti numerici: "Il nostro iniziale intento era quello di sfoltire la rosa. Direi che con le partenze registrate ci siamo alleggeriti. Dobbiamo inserire giocatori adatti al modulo di Ventura. Quanti? Non mi piace essere schematico o dare numeri a
sproposito. Se arriva il centrocampista e l'attaccante giusti, devono essere più forti di quelli che abbiamo in rosa."
Questione Sansone: "Noi ci abbiamo creduto in estate e ci crediamo ancora adesso. Si sa poi che il mercato può aprire delle strade. Se arriva qualche proposta se ne discute. E' certamente un giocatore di prospettiva, ma se arriva un'offerta è giusto valutarla. Come è giusto riflettere se c'è qualcuno più adatto al progetto. Ma non vogliamo fare scambi di figurine. E per Brighi va lo stesso discorso. Chievo e Bologna hanno fatto degli apprezzamenti: si valuterà con calma".
Infine una premessa: "Giocatori stranieri al Toro? Nel mercato di gennaio la nostra filosofia è quella di lavorare su chi conosce già il campionato italiano. Quindi anche stranieri, ma non provenienti da altre realtà. Deve essere un giocatore già integrato come lingua e come modo di pensare alla nostra serie A. Altrimenti si deve perdere almeno un mese e mezzo prima che si inserisca a dovere".