Peres: “Il Toro vero è stato quello del secondo tempo con il Napoli”
Il terzino del Torino Bruno da Silva Peres, autore del gol granata, ha commentato la sconfitta con il Napoli e parlato del suo futuro. Ecco le sue dichiarazioni:
Il suo gol non è servito al Torino per conquistare punti con il Napoli, é comunque soddisfatto per aver segnato?
“E’ un peccato non essere riusciti a fare risultato, ma è stata una gioia per me l’aver fatto un altro gol, sono contento, ma anche triste perché non abbiamo vinto”.
In occasione del gol voleva fare proprio quel gesto tecnico oppure le è riuscito non perfettamente?
“(Sorride, ndr) Non rispondo perché la domanda mi mette in difficoltà, la cosa importante è che ho fatto gol”.
Diciamo che voleva metterla dentro, poi sul come sorvoliamo.
“Sì, dai. Come ci sono riuscito non è importante, ripeto, conta che ho fatto gol”.
Come si trova a giocare sulla fascia sinistra? In futuro la vedremo ancora lì oppure preferisce giocare su quella destra?
“Per me è uguale, non cambia niente. A destra o a sinistra devo cercare di fare bene, è importante che io resti concentrato e che aiuti la squadra. Conta giocare, dove è relativo”.
Nel primo tempo si è visto praticamente solo il Napoli e voi eravate schiacciati a ridosso della vostra area, nel secondo ci sono stati più spazi e avete avanzato un po’ il baricentro, ma forse ci voleva un quid in più per mettere maggiormente in difficoltà il Napoli?
“Sì, nel primo tempo li abbiamo aspettati molto concedendo loro spazio e quando si concede spazio a una squadra che ha qualità è difficile e si paga. Nel secondo tempo ci siamo spinti più avanti e abbiamo messo il Napoli in difficoltà, come loro avevano fatto con noi, siamo riusciti anche a segnare e siamo stati sfortunati perché abbiamo avuto due-tre occasioni, però, non siamo riusciti a fare il secondo gol. Il Toro vero è stato quello del secondo tempo”.
L’avevate preparata proprio così la partita: aspettandoli all’inizio per poi dare tutto nel secondo tempo?
“Si doveva prima guardare come giocava il Napoli perché ha qualità e i giocatori si muovono in campo senza avere posizioni fisse e quindi diventa difficile poiché uno fa un taglio di qua e un altro si mette dall’altra parte per cui bisogna fare molta attenzione. I calciatori del Napoli si conoscono e sanno che movimenti devono fare per ricevere la palla ecco perché è difficile, la squadra è stata brava dal mio punto di vista”.
Ha detto che per lei giocare a destra o a sinistra è indifferente, ma le è mai capitato di avere un compagno alle spalle e riuscirebbe a posizionarsi come ala o esterno d’attacco?
“Quando ho iniziato a giocare facevo la punta, non ero un terzino. Proseguendo la carriera già in Brasile mi hanno fatto fare il terzino e da allora ho continuato fino a quando sono arrivato in Italia. Per me è lo stesso, anche se è un po’ difficile perché quando si fa uno scatto di settanta metri in avanti e poi un altro sempre di settanta metri indietro per tornare di nuovo avanti è dura, ma ormai sono abituato a fare il terzino e sono tranquillo, se mi si mette più avanti sto più vicino alla porta”.
Ha mai chiesto a Ventura di farla giocare più avanti?
“Io non chiedo questo, chiedo solo di poter giocare. Anche in porta, se mi viene chiesto ci vado”.
Che bilancio fa di questa sua annata?
“Non posso dirlo altrimenti parlo solo delle cose belle, ma credo di essere cresciuto, al Torino ho imparato un po’ di cose di tattiche che non sapevo quando ero in Brasile. Penso proprio di aver imparato un po’ di cose con Ventura e Sullo, quindi sono un po’ cresciuto”.
Anche questo gol incrementerà le voci di mercato, lei sta bene al Torino?
“Sapete qual è la mia voce di mercato? La mia vacanza in Brasile, manca una settimana”.
Per la Coppa America è già stata fatta la lista e lei non è stato incluso, le dispiace?
“Devo lavorare, questa è la mia risposta”.
Il Torino per lei è il posto giusto per crescere e migliorare?
“Sempre”.