Pecci: "Questo Toro può disputare un buon campionato"
Abbiamo intervistato in esclusiva Eraldo Pecci, centrocampista del Torino dal 1975 al 1981, attualmente si occupa di edilizia dopo aver fatto per anni il commentatore tecnico in trasmissioni televisive della Rai e di Mediaset. Le squadre devono essere formate bene fin dall’inizio, ma è il campo che permette di effettuare i giusti accorgimenti come capitò l’anno dell’ultimo scudetto. Il pregresso non deve condizionare. Ventura ha il carisma per essere ascoltato dalla dirigenza.
Come vede il Torino targato Ventura?
“Dai primi momenti mi sembra che quest’anno la società abbia fatto dei giusti sforzi per rendere competitiva la squadra e l’allenatore che è stato scelto è capace e lo sappiamo tutti. Speriamo che la società abbia capito gli errori del passato e sappia trarne i giusti insegnamenti. Credo che questo Torino possa disputare un buon campionato”.
Secondo lei l’attuale rosa per centrare l’obiettivo serie A è competitiva o ha bisogno di ritocchi e se sì in quali ruoli?
“Questo è un buon gruppo, se ci vogliono dei ritocchi non saprei poiché bisogna aspettare le partite perché sulla lavagna non si possono fare certi ragionamenti. Anche quando si costruisce bene una squadra alla prova del campo poi bisogna effettuare qualche modifica. Direi che questa è una buona rosa per la B, che non molte squadre hanno, per cui il Toro si presenta molto competitivo”.
Il fatto di aspettare le indicazioni dell’allenatore che testa in ritiro la squadra prima di agire ulteriormente sul mercato può essere positivo al fine di individuare i giocatori con le caratteristiche che servono realmente?
“Gran parte del gruppo deve essere fatto sempre prima, poi gli ulteriori innesti vanno valutati in un secondo tempo. Per fare un esempio: quando noi vincemmo il campionato in partenza il libero doveva essere Santin, ma in campionato lui ha fatto in modo formidabile il marcatore, mentre il ruolo di libero è stato fatto alla grande da Caporale. Questo per dire che sulla carta era stata preparata una squadra con Santin libero e certi terzini e mediani e poi dopo Santin ha fatto il terzino per tutta la stagione e Patrizio Sala il mediano. Ci sono stati degli accorgimenti che all’inizio non erano previsti perché è il campo che alla fine dà le giuste risposte. Chiaramente bisogna avere giocatori di valore e di modifiche se ne possono fare un paio, non è che si può partire senza le idee chiare e strada facendo … si vedrà. Il particolare lo si può mettere a posto, ma il grosso deve esserci fin dall’inizio”.
I tifosi, malgrado quest’anno al mister sia stata consegnata una squadra quasi completa per l’inizio del ritiro, sono titubanti dopo le delusioni a ripetizione degli anni scorsi e hanno paura dell’ennesima “fregatura”, cosa si sente di dire loro?
“ Mi sento di dire che tanto non mi farei condizionare da tutto il pregresso, perché potrebbe essere un cattivo consigliere. Secondo me c’è un dato importante: Ventura, rispetto ai mister precedenti, ha un carisma e una storia tale che magari riuscirà a farsi capire e ascoltare meglio dal presidente e dalla dirigenza”.