Nessun volo pindarico
L'ha detto Novellino, anzi la sua è un'ammonizione, guai a sentirci già salvi, sarebbe un grave errore. Insomma il Toro è in fase di miglioramento, Novellino è soddisfatto, non per niente è stato prodigo di complimenti per molti elementi che hanno giocato domenica, da Corini a Gasbarroni, passando per Ventola e Stellone, senza dimenticare Rosina. Manca Bianchi, che domenica ancora una volta ha latitato, nonostante il successo della sua bella Eleonora al Festival di Sanremo. Guardando in casa Cagliari, non ha brillato nemmeno Acquafresca, messo tra i flop della domenica, proprio accanto al suo prossimo avversario della porta accanto, vista la loro "presunta" propensione al gol.
Acquafresca è uno dei tanti giovani di belle speranze, anzi lui è già una realtà, che furono costretti a lasciare il Toro o per fare cassa oppure per il fallimento. Ma certi giocatori di buon livello non sono stati capiti anche dall'attuale dirigenza. A chi non fa un po' rabbia ammirare Marco Motta, ora alla Roma, essere considerato eccellente all'Emirates Stadium in Champions League? Dalla Under 21 per Motta già si prospetta la Nazionale. Spalletti, raffinato intenditore di calcio, l'ha voluto e l'ha fatto subito giocare, da che è arrivato nel mercato di gennaio. Il Toro non è che abbia fatto granchè a luglio per cercare di trattenerlo e così Motta se n'è tornato all'Udinese, per poi passare nel mercato d'inverno alla corte dei giallorossi. Ma com'è possibile che al Toro passano fior di giocatori interessanti che qui non riescono ad emergere come invece il loro valore esigerebbe? Speriamo che Foschi risolva questa grossa lacuna, quella di non capire il valore di un giocatore soprattutto giovane.