Ma perché Belotti dovrebbe voler rimanere al Toro?
In questi ultimi due anni si fa un gran parlare di una squadra che continua a portare dispiaceri ai propri tifosi, ma non si fa riferimento al fatto che nonostante tutto il Gallo Belotti, attaccante del Torino da sei stagioni, sta vivendo stagioni da protagonista assoluto, emergendo dalla mediocrità che lo circonda alzando persino il proprio livello di calciatore indossando, quando non è possibile infilarsi in quelle di bomber, le vesti di rifinitore. Diciamo questo perché la situazione in casa Toro, senza di lui, sarebbe persino peggio, e probabilmente già lo scorso anno avrebbe portato alla retrocessione.
Dunque ci chiediamo, che motivo avrebbe l'attuale capitano, che oltretutto sta scardinando record storici intaccati da decenni se non più remoti scavalcando classifiche centenarie difficili da raggiungere e superando i cento gol con questi colori addosso, di rimanere al Torino? Non fraintendeteci, saremmo felicissimi se domani il numero 9 decidesse di firmare il contratto per prolungare la sua permanenza, ma è difficile trovare motivazioni che possano realmente convincerlo.
Dall'aumento dell'ingaggio che rispetto ad altri che guadagnano come lui o quasi meriterebbe di essere almeno raddoppiato (ci crediamo poco, ndr), alla fantascientifica possibilità che per il prossimo anno gli si possa costruire intorno una squadra realmente all'altezza. Rimane l'affetto incondizionato della gente, peraltro ampiamente ricambiato, ma nel calcio d'oggi queste cose non funzionano più, purtroppo, neppure per un soggetto che ha dimostrato forte attaccamento e senso di appartenenza come lui. Ci speriamo, naturalmente, ma forse ci speriamo e basta.