LIVE Juric: "Nel 1° tempo petevamo fare più gol, ma nel 2° siamo stati non belli però tosti. Pagherò la cena alla squadra perché non mi sono comportato bene"
L’allenatore del Torino, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita con l’Empoli.
Alla terza vittoria consecutiva in casa e non è la prima volta. Cosa è cambiato nel suo Torino?
"Mi sembra che il Toro è stato sempre ad altissimi livelli in questi due anni, ma a livelli molto alti. E’ un percorso che continua, sono molto soddisfatto per la prestazione di oggi e per i tre clean-sheet di fila. La squadra è giusta”.
Soprattutto nel primo tempo avete avuto parecchie occasioni per fare più di un gol e a Sanabria ne è stato annullato uno, ma cosa vi manca ancora per segnare di più?
“Ci sono state situazioni veramente pericolose nel primo tempo come dici tu e potevamo fare qualche gol in più, ma non ci siamo riusciti. E’ così: non è che in ogni azione fai gol. Nel secondo tempo abbiamo giocato più da squadra nel senso che abbiamo giocato meno bene tecnicamente, ma siamo stati molto tosti e organizzati concedendo molto poco a un Empoli che è pieno di giocatori di talento che arrivavano dalla vittoria di Firenze e dalla precedente con il Napoli e se non li prendi bene possono farti male: i giocatori di gamba e tecnica sono molto pericolosi”.
Che cosa le è piaciuto di più di Ilic?
“L’importante è che adesso lavori bene con concentrazione, ha gli obiettivi giusti in testa e poi le prestazioni arrivano quando fai allenamenti giusti. Per me, ha ancora margini di miglioramento enormi soprattutto nella forza e nelle accelerazioni e in certe situazioni. Sa giocare bene e fa buoni passaggi ed in questo è già abbastanza forte, ma può crescere ancora tanto a livello fisico”.
Linetty è ormai sempre più fondamentale, concorda?
“E’ un giocatore che ci dà equilibrio, anche in allenamento con lui percepisci che la squadra sta meglio. Tappa tutti i buchi quando parte Buongiorno o qualche altro e lui rimane, sta diventando fondamentale per noi”.
Sanabria alle tv ha detto che offrirà la cena a tutti, vero?
“Sì, ma non per questo”
Allora per cosa?
“(Sorride, ndr) Non ve lo dico … Non mi sono comportato bene e così pago la cena alla squadra, è un po’ come una multa che mi sono auto dato perché non mi sono comportato bene”.
La difesa è sempre più solida nonostante gli infortuni, quanto l’ha sorpresa questo reparto e cosa sta diventando?
“Più di reparto parlerei di squadra perché basta vedere il lavoro che fanno Zapata, Sanabria e Vlasic in mezzo ed è gente tosta. Non ci lasciano mai scoperti e sono tutti molto concentrati sul lavoro difensivo e per i nostri difensori diventa tutto più facile. E poi c’è anche da dire che Vanja, che è stato molto criticato, nelle ultime tre partite sta diventando l’ago della bilancia: fanno uno o due tiri e lui c’è, speriamo che continui così”.
Nel secondo tempo il Torino è sembrato addormentare il gioco perché aveva il pallino in mano cosa da apprezzare vero?
“Nel primo tempo mi sembrava che stessimo giocando molto bene a livello tecnico e poi invece sbagliavamo passaggi tipici di quanto senti che stai dominando e fai passaggi perché pensi di essere belli: questo aspetto non mi è piaciuto e nell’intervallo abbiamo parlato di questo e di essere molto concentrati e sul pezzo senza concedere e la squadra ha risposto benissimo e giocatori come Linetty trasmettono questo e chiamano gli altri alla concentrazione per vincere la partita. Penso che siamo stati giusti”.
Come sta Tameze? Un giudizio su Linetty e Tamze che sembra che vi abbiano aiutato nella svolta facendo da tramite per il gruppo?
"Non hanno fatto da tramite per il gruppo. Condividevo con loro, come con voi, le cose che non andavano bene negli allenamenti e nei comportamenti e sono stato troppo buono per la prima volta nella mia vita e ho permesso cose sulle quali non dovevo passare sopra. E queste cose influiscono negativamente su tutto l’andamento degli allenamenti e dei comportamenti. Tameze mi conosce dai tempi di Verona, lui con Linetty e altri mi hanno dato una grande mano ci hanno permesso di ritrovare i nostri valori di sacrificio, di volontà di imparare a giocare bene a calcio, di pensare al compagno ed essere meno egoisti e più altruisti: tutti valori che devono contraddistinguere una squadra di calcio. Penso che ci siamo ripresi alla grande e questi ragazzi sono stati splendidi e mi hanno fatto un po' di psicanalisi in un certo senso e abbiamo ripreso la strada giusta e sonno molto soddisfatto. Ora quando arrivo agli allenamenti ho un grande sorriso, alleno sulla tattica, sulla forza e sulla tecnica e non perdo tempo sulle stron..te.
Tameze ha preso una botta al ginocchio nel primo tempo e stava peggiorando, speriamo non sia nulla di che".
Il Toro adesso è diventato più operaio cambiando lo spirito?
"No, mi riferivo agli allenamenti che sono la base della prestazione. Non eravamo giusti e adesso lo siamo diventati, ora alleno bene, forte e tutti fanno e si sacrificano, corrono e non ci sono discussioni inutili: la gente lavora. Cerchiamo di fare cose nuove e di provare anche altre cose, è un momento positivo in questo senso".