Le pagelle di Torino-Portogruaro
Rubinho 6,5 - Nella prestazione del brasiliano si è visto finalmente il piglio di chi deve dare sicurezza alla difesa. Salva il risultato intorno al quarto d'ora, grazie a uno strepitoso intervento su colpo di testa ravvicinato di Madaschi, e a 7' dalla fine (recupero compreso) smanaccia un traversone apparentemente innocuo. Sicuro nella posizione, nelle uscite, nelle conclusioni da fuori.
D'Ambrosio 6,5 - A tratti il migliore in campo tra i granata, sono decisamente poche le sbavature difensive commesse dal laterale destro ex-Juve Stabia, uno tra i pochi a dimostrare un livello da categoria superiore al momento, compresi un paio di diagonali difensive, merce rara di questi tempi, compiute a regola d'arte. Bene anche in proiezione offensiva, la strada tracciata fin dallo scorso gennaio continua a essere quella buona.
Pratali 5,5 - Che gli manchi la miglior condizione è evidente: a fronte di una buona presenza nel gioco aereo, il centrale toscano si produce in qualche intervento scomposto, denotando soprattutto alcuni problemi nel registrare la propria posizione, costringendo il compagno di reparto Ogbonna a coprirlo in taluni frangenti. Ma al Toro, date le non confortanti prestazioni offerte finora da Di Cesare e Rivalta, serve recuperarlo appieno.
Ogbonna 6,5 - Ottimo l'anticipo in extremis su Gerardi al 34' del primo tempo, il centrale disputa un primo tempo di notevole livello, calando leggermente soltanto alla distanza (condivide con il resto della retroguardia il marcato intervento in mischia su Cristante al 47' della ripresa, quando l'ex-Piacenza coglie la traversa). Bene nel gioco aereo, dai suoi piedi parte anche qualche discreta apertura; maggiori i meriti di Altinier rispetto alle sue mancanze sull'unica rete degli avversari.
Garofalo 6 - Prestazione decorosa, Agostino concede tuttavia qualcosa di troppo sulla sua fascia di competenza, tra cui il cross che permette al Portogruaro di accorciare le distanze. Qualche buono spunto in proiezione offensiva, più per l'impeto che per la precisione negli appoggi.
De Vezze 5 - Continua a mancare proprio in ciò di cui questo Toro necessiterebbe: poca lucidità nella visione di gioco, male la maggior parte delle aperture, ieri ha lasciato a desiderare anche la quantità di gioco prodotto. Prova da dimenticare (unico aspetto parzialmente positivo, a tratti, il mantenimento della posizione, a cui però corrisponde scarso filtro), suggellata da un tiraccio terminato in tribuna alla mezz'ora della ripresa.
Zanetti 6 - Non è da lui che ci si aspetta l'iniezione di qualità, e Paolo offre in effetti una discreta prova in fatto di movimento e di interdizione, reggendo apprezzabilmente il confronto con una mediana ospite che in molti frangenti riesce ad aver ragione della diga granata. Unico ammonito per il Toro, in definitiva utile alla causa (dal 19' st De Feudis 6 - Buon apporto per freschezza e innalzamento della qualità nel trattamento di palla; qualche bel fraseggio con i trequartisti, candidato a un rientro tra i titolari).
Lazarevic 5,5 - Estremamente disorientato nel corso del primo tempo, la promettente ala prestata dal Genoa sembra inizialmente avulso dal contesto tattico granata; suo il cross che propizia la sfortunata autorete di Madaschi a inizio secondo tempo, la mole di gioco da lui prodotta aumenta sensibilmente nel corso della ripresa, per quanto permanga una certa imprecisione (dal 33' st Stevanovic sv).
Sgrigna 6,5 - Parte come trequartista centrale, scambiando poi spesso la propria posizione con quella di un anonimo Belingheri, e beneficiando infine dell'ingresso in campo di Obodo. Tanti i palloni utili giocati (uno tra tutti lo splendido cross teso per l'1-0 di Bianchi), buona capacità di movimento in verticale (occasionalmente, all'occorrenza, si sostituisce ai due mediani per dettare i tempi), al 6' della ripresa si avvicina al 3-0, concludendo verso la porta di poco alto grazie alla sua classica azione ad accentrarsi dalla sinistra.
Belingheri 5 - Assolutamente anonima la sua prestazione: poca corsa, scarso movimento senza palla, acquisire la posizione centrale sulla trequarti, con Sgrigna ad allargarsi alla sua sinistra, non lo aiuta. Non incide (dal 6' st Obodo 6,5 - Come scritto soltanto pochi giorni fa sulle nostre pagine, è proprio del suo apporto che questo Toro ha bisogno. Con il suo ingresso in campo la qualità della manovra migliora radicalmente: dialoga bene con De Feudis e soprattutto con Sgrigna, buoni gli uno-due tra metà campo e trequarti da lui dettati. Da perfezionare il dinamismo, il nigeriano, con la fiducia del tecnico, può davvero diventare l'anima della squadra).
Bianchi 6,5 - Prende in controtempo la difesa del Portogruaro al pronti-via con una deviazione da centravanti vero, ritrovandosi poi troppo isolato per quasi tutta la prima frazione di gioco; non smette comunque di sgomitare, dando vita anche a qualche buon fraseggio nella ripresa, e contribuendo alla fase difensiva. Ma, soprattutto, allontana i "fantasmi" della settimana passata tornando decisivo.
Allenatore Franco Lerda 6 - Con tante assenze importanti e alcuni uomini ancora non al top della forma, il tecnico di Centallo schiera in campo un Toro dignitoso, per quanto la vittoria finale stia un po' larga ai granata. Ancora da metabolizzare appieno alcuni movimenti difensivi, bene la mediana e gli esterni arretrati dal punto di vista posizionale; passata la gara e messi in cascina i tre punti, il "compito per casa" è, oltre a migliorare ulteriormente la manovra sulla trequarti, puntare con maggior coraggio su Christian Obodo, possibile uomo-chiave della stagione (insieme a Bianchi, Sgrigna, D'Ambrosio e Ogbonna).