La sfida con la Sampdoria testerà in chiave Europa il valore del Torino
Il Torino insegue a cinque lunghezze di distanza la Sampdoria che occupa l’ultimo posto sicuro, nel senso di non condizionato da ciò che accadrà in Coppa Italia, per accedere ai preliminari d’Europa League, quindi, la sfida di domani al Ferraris sarà molto importante, anche perché Milan, Atalanta e Udinese, le altre pretendenti-concorrenti, non staranno a guardare. L’occasione è di quelle da non farsi scappare e in questi casi solo la vittoria imprime una buona accelerata perché ha la duplice valenza di premiare chi la ottiene trattandosi di in uno scontro diretto e tenere a bada le altre squadre e magari anche di procurarsi un vantaggio in caso di loro passi falsi tenuto conto che L’Atalanta, che ha trentatré punti, affronterà in casa il Chievo e che l’Udinese, appaiata con i granata a quota trentadue, affronterà il Milan che di punti ne ha trentaquattro. Quindi, se da una parte la Sampdoria ha più da perdere in caso di sconfitta poiché vedrebbe ridursi la distanza con le dirette avversarie, dall’altra il Torino si tirerebbe quasi del tutto fuori dai giochi per andare in Europa, anche se mancheranno poi ancora quindici giornate alla fine del campionato.
Mazzarri dovrà fare a meno di Lyanco, ancora alle prese con il recupero dall’infortunio, e di Edera, che ieri ha svolto buona parte dell’allenamento con i compagni ma che non è ancora arruolabile. In compenso però avrà Belotti che di giorno in giorno sta avvicinandosi alla forma migliore. Anche Giampaolo non avrà grandi problemi di formazione poiché nell’infermeria blucerchiata c’è il solo Praet.
Il Torino potrebbe presentarsi sul prato del Ferraris con una veste nuova se sarà varato il 3-4-1-2 e tanto dipenderà da Ljajic unico che può agire da vero trequartista, anche se Baselli ha caratteristiche che gli permettono di giocare fra le linee. Nel caso è molto probabile che Mazzarri schiererà Falque e Niang come ultimi terminali offensivi poiché Belotti forse non ha ancora del tutto i novanta minuti nelle gambe e di conseguenza potrebbe entrare a partita in corso. Se, invece, Ljajic non convincesse del tutto il so mister, come accaduto nelle ultime partite, allora il 4-3-3 dovrebbe continuare a essere il modulo utilizzato con la possibilità in corso d’pera di essere variato a seconda dell’andamento della gara. Tenuto conto che la Sampdoria è avversario ostico il centrocampo potrebbe essere più muscolare e oltre a Rincon non sarebbe da stupirsi che ci fosse anche Acquah.
Difficile che i granata imposteranno la partita andando all’attacco, più probabile che manterranno un atteggiamento più accorto per non concedere il fianco alla Sampdoria e che proveranno a sfruttare le ripartenze. Non dovrebbero, però, mancare i duelli a distanza fra Niang e Zapata e magari anche quello fra Belotti e Quagliarella con la variabile Falque, che finora è stato il bomber più prolifico del Torino avendo realizzato nove centri e che dà grandi garanzie in attacco. Lo seguono Obi, che però è un centrocampista, e Belotti con quattro e Niang e Ljajic con tre.
Il confronto fra i centravanti inevitabilmente porterà anche a giudizi sulle scelte e le strategie di mercato fatte dalle due società perché Zapata in estate era stato per lungo tempo vicino a indossare la maglia granata e Quagliarella fino a due anni fa era del Torino, fu ceduto proprio ai blucerchiati il primo febbraio 2016, e nonostante i suoi trentacinque anni appena compiuti, il trentuno gennaio, con sedici gol finora realizzati è il terzo miglior marcatore della serie A, preceduto solo da Icardi con due reti in più segnate e Immobile quattro. La sfida per l’Europa passa dai gol non subiti, ma anche da quelli fatti degli attaccanti.