La Giovane Italia – Rauti, il “gemello” di Millico studia da cuore Toro

15.04.2020 15:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: La Giovane Italia
Nicola Rauti
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Nicola Rauti
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Per il Torino lo stop forzato imposto dal coronavirus rappresenta un’occasione per programmare il futuro. Un domani nel quale il club granata potrebbe raccogliere quanto di buono seminato in annate di grande lavoro sul proprio settore giovanile. Tra i “ragazzi del Fila” più interessanti, impegnati a farsi le ossa in prestito sognando un ritorno a casa da protagonisti, c’è Nicola Rauti. Un attaccante che ha dimostrato di avere qualità tecniche e morali per essere uno da Toro, e che nella sua prima esperienza coi grandi ha lasciato subito il segno, lanciando un messaggio forte e chiaro.

Che intesa con Millico - Il classe 2000 di Legnano è stato uno degli uomini chiave dell’ultimo ciclo vincente della Primavera granata, sotto la gestione di Federico Coppitelli. Arrivato a Torino nel 2014, dopo gli inizi nell’Inter e un passaggio al Novara, Rauti ha cominciato un percorso che lo ha portato, a suon di gol, fino alle porte della prima squadra. Diciassette reti con l’Under 17, otto centri al primo anno in Primavera (con annessa Coppa Italia messa in bacheca con tanto di gol segnato nella finale di andata contro il Milan) per poi esplodere definitivamente nel 2018/19, la stagione della consacrazione a livello giovanile. Con ventidue gol, Nicola ha trascinato la Primavera di Coppitelli ad un passo dal bis nella coppa nazionale e fino alla semifinale Scudetto, aggiungendo alla bacheca anche la Supercoppa conquistata contro l’Inter, anche qua lasciando il segno sul tabellino dei marcatori. Il tutto all’insegna di un’intesa perfetta col “gemello” Millico, dal quale ha idealmente ricevuto il testimone da leader della Primavera in occasione dell’infortunio patito da Vincenzo nella fase centrale della passata stagione.

Convocato da Mazzarri per il ritiro della scorsa estate, Rauti ha fatto la spola tra prima squadra e Primavera nella prima parte del 2019/20. Un apprendistato che si è concluso a gennaio, quando è maturato il tempo per la prima esperienza a tempo pieno nel calcio professionistico. Il Torino lo ha ceduto in prestito al Monza, corazzata del campionato di Serie C che ha fortemente voluto il classe 2000 per completare un parco attaccanti di lusso per la categoria. E Nicola non si è fatto pregare per far vedere di cosa è capace, segnando il primo gol della sua carriera da grande appena 52 secondi dopo il suo ingresso in campo, castigando proprio quel Novara del quale ha vestito la maglia per due stagioni. Un’epifania in piena regola per il talento di scuola granata, che avrà maledetto una pandemia che gli ha impedito di confermare le ottime cose mostrate nelle prime apparizioni in Brianza. Il suo è un profilo da tenere d’occhio per il Toro di domani: attaccante moderno, capace di agire in tutti i ruoli del fronte offensivo, Rauti sa attaccare la profondità e farsi largo anche sull’esterno, grazie ad una forza specifica notevole e ad una buona rapidità sia negli appoggi che nei gesti tecnici. Ottimo finalizzatore, il classe 2000 non si limita però a rappresentare il terminale offensivo della squadra. La sua attitudine al sacrificio e lo rende prezioso anche in fase di non possesso palla, frangente nel quale esprime una generosità in grado di conquistare gli appassionati granata. Un potenziale cuore Toro, insomma, da tenere sotto stretta osservazione in vista di un futuro non troppo lontano.

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