Inizio positivo però mantenere i piedi ben ancorati a terra
Quattro punti in due partite sono un bottino niente niente male soprattutto se in classifica ci sono sei squadre davanti, altre sei a pari punti e sette dietro. Questo però non permette ancora di capire il valore del Torino in assoluto e in relativo al campionato in corso un po’ perché il calciomercato si è chiuso ventitre ore prima dell’inizio della seconda giornata, un po’ perché le preparazioni estive delle varie squadre hanno fini differenti, alcune per partire di slancio e altre per venire fuori alla distanza, un po’ perché alcune squadre si sono cimentate con avversari, almeno sulla carta, forti e altre meno.
Nel Torino è emerso che il gruppo c’è ed è plasmato sui credo tattici e di visione del gioco dell’allenatore, indubbiamente un punto di partenza solido per affrontare la stagione del salto di categoria. Obiettivamente però i granata in queste prime due partite si sono cimentati con il Siena, che l’anno scorso aveva terminato il campionato di A al quattordicesimo posto, e con il Pescara, neo-promosso e che aveva chiuso in vetta alla classifica di B, a pari punti proprio con il Torino, la stagione scorsa. Quindi due partite che devono essere messe nel novero di quelle alla portata. Ecco perché non è semplice capire il valore di questo Torino e di conseguenza non si può andare oltre la legittima soddisfazione per i quattro punti e si deve bandire ogni esaltazione continuando a volare basso, per elevare la quota del volo e lasciarsi andare ai sogni c’è tempo con trentasei partite ancora da disputare e centootto punti in palio.
Neppure la prossima partita in casa con l’Inter, dopo la sosta per la Nazionale, sarà utile per comprendere il valore della squadra di Ventura e non perché l’Inter è reduce dalla sconfitta con la Roma, ma perché tre partite sono poche per giudicare. Certamente la gara con i nerazzurri come test avrà la sua importanza soprattutto perché la squadra di Stramaccioni ha un centrocampo e un attacco ben strutturati e quindi sarà interessante vedere come il Torino, che nel possesso palla, nell’attenzione alla fase difensiva e nel gioco sulle fasce ha le sue peculiarità, si disporrà in campo e con quale atteggiamento affronterà l’Inter a prescindere dal risultato finale.