Il Torino non può permettersi il lusso di aver paura dell’Atalanta, lo impone la lotta per salvarsi
Ventuno punti di divario in classifica e le due ultime sfide che hanno visto soccombere il Torino con passivi pesanti, quattro i gol incassati all’andata e sette nella gara di ritorno dello scorso campionato, la peggior batosta subita in casa della storia granata. Con questi premesse la partita di oggi pomeriggio con l’Atalanta mette paura, ma la paura è un lusso che il Torino non si può permettere altrimenti rischia di perdere prima ancora di scendere in campo e la lotta per salvarsi impone di provare a fare punti con chiunque.
Mister Nicola ha parlato con i giocatori singolarmente e garantisce che tutti sono motivati, dediti alla causa e pronti a lavorare sodo per centrare l’obiettivo. Oggi alle quindici in quel di Bergamo si vedrà se i fantasmi del passato non faranno capolino imballando le gambe dei granata e obnubilandone le teste impedendo loro di essere squadra alla prima difficoltà che incontreranno, come troppe volte è accaduto negli ultimi tredici mesi.
Il divario è innegabile fra Torino e Atalanta, ma i granata qualche carta da giocare ce l’hanno. Possono sfruttare il fatto che i nerazzurri tre giorni fa hanno disputato una partita dispendiosa a livello fisico e mentale con il Napoli nella semifinale d’andata di Coppa Italia e che fra quattro giorni dovranno giocare il ritorno e per passare il turno occorrerà loro vincere, stante lo zero a zero della gara di mercoledì al Maradona. Ma soprattutto il Torino dovrà sfruttare il partire senza i favori del pronostico e trasformare l’essere potenzialmente la vittima sacrificale nella leggerezza che può dare il fatto che non ci si aspetta nulla da lui e che potrà trarre vantaggio da tutto ciò che di buono farà in campo. Anche perché lo spettro della Serie B dovrebbe far ben più paura della Dea.