Il Torino con il Genoa ha un’altra occasione di rimanere in corsa per l’Europa
Con il Genoa il Torino ha un’altra possibilità di rimanere in corsa per l’Europa e dopo aver gettato al vento due punti nella precedente gara con la Spal i granata non possono più permettersi di non sfruttare le occasioni che sono offerte loro dalla classifica, che finora non li ha penalizzati più di tanto tutte le volte che hanno commesso passi falsi, perché certi pareggi per come sono maturati e per l’avversario di turno sono da considerarsi veri e propri passi falsi. Continuare a sfidare la sorte sarebbe folle perché prima o poi il distacco dal sesto e dal settimo posto aumenterà rendendo sempre più difficile la scalata. Oggi Sampdoria e Atalanta appaiate a ventisette punti, tre in più di quelli dei granata, sono le squadre che vanno raggiunte e superate e c’è da tenere in considerazione che i blucerchiati hanno da recuperare una partita con la Roma e che da scavalcare c’è anche la Fiorentina che ha due punti in più. Come se non bastasse a quota ventiquattro insieme al Torino ci sono Udinese, che ha un match da recuperare con la Lazio, Milan e Bologna.
La corsa, quindi, per il sesto e il settimo posto è più che mai agguerrita tanto più che con questo turno di campionato terminerà il girone d’andata. Il Genoa è una squadra alla portata, è quintultimo in classifica con il Cagliari e nelle nove gare che ha disputato finora in trasferta ne ha vinte tre (Cagliari, Crotone ed Hellas Verona), pareggiate tre (Sassuolo, Milan e Fiorentina) e perse altre tre (Udinese, Inter e Spal) realizzando cinque gol e subendone altrettanti. Un cammino superore a quello che ha avuto in casa, dove è stato sconfitto sei volte e ha fatto punti solo in tre occasioni, due pareggi (Chievo e Roma) e una vittoria (Benevento, nel precedente turno), ma comunque i rossoblù non possono essere considerati un avversario insormontabile, meno che meno da una squadra come il Torino che ambisce all’Europa.
Mihajlovic non potrà disporre di Belotti, che durante l’allenamento di ieri si è infortunato di nuovo, per lui un trauma distorsivo al ginocchio destro, la stessa articolazione che aveva subito, sul finire della partita con il Verona, una lesione di primo/secondo grado del legamento collaterale e capsulare mediale. Se nelle prossime ore sarà confermata la diagnosi e non saranno riscontrati problemi più gravi il “Gallo” dovrebbe saltare la partita con il Genoa e rientrare già per il derby di Coppa Italia. Trattandosi dello stesso ginocchio è auspicabile che non ci sia, come la volta scorsa, un recupero affrettato, allora dovuto a rendere disponibile Belotti per la Nazionale per quello che si è poi rivelato l’infausto spareggio con la Svezia che ha sancito la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale in Russia e anche il restituirlo il prima possibile a Mihajlovic poiché Sadiq non si era rivelato all’altezza di essere il vice Belotti. Ma sul fronte granata non saranno della partita anche Baselli, squalificato per un turno per somma d’ammonizioni, e Lyanco, Bonifazi, Ansaldi e Ljajic pure loro infortuni. Sul fronte rossoblù anche Ballardini è alle prese con l’infortunato Migliore e non vi sono grandi probabilità che possa recuperare Bertolacci, mentre Rosi, Lazovic e Spolli sono da poco usciti dall’infermeria. Quindi se, metaforicamente parlando, l’allenatore del Torino da questo punto di vista piange quello del Genoa non ride.
A prescindere da chi scenderà in campo sabato pomeriggio al Grande Torino è evidente che entrambe le squadre hanno l’incombenza di vincere e calcoli o errori marchiani dovranno essere banditi. Dal Torino tutti si aspettano in primis una prova di carattere fatta di concentrazione e determinazione. Purtroppo questo è un leitmotiv trito e ritrito, ma questa è la realtà. A partire da Niang, se giocherà, tutti devono dare il massimo a iniziare dall’approccio alla gara e continuando nella gestione della stessa, mantenendo sempre un buon ritmo e senza errori individuali o collettivi in fase difensiva in modo da non subire gol e al contempo senza sprecare occasioni in fase offensiva in modo che a fine partita Mihajlovic non debba dire: “Se per segnare dobbiamo fare degli eurogol e poi regaliamo reti agli avversari allora è dura vincere” e neppure “E’ assurdo buttare via punti così” e soprattutto “In settimana avevo ripetutamente spiegato alla squadra i limiti e i punti di forza dei nostri avversari, ma i giocatori hanno fatto ciò che avevo detto loro di non fare”.