Il difficile equilibrio tra tenere i giocatori che ci credono e non svendere chi vuole andarsene
L’anno scorso a fine campionato Cairo impostò il mercato sul “restano tutti” ed è stato di parola, ma le buone intenzioni si sono rivelate un boomerang. Infatti, basta pensare al caso Nkoulou e anche alle smanie di Izzo di voler andare in una squadra che disputasse la Champions e ai “mal di pancia” di più di un giocatore che il campo lo vedeva poco o niente. Il risultato è stato che la squadra senza rinforzi non ha passato la fase dei preliminari d’Europa League e che in campionato tra alti, pochi, e bassi, tanti, progressivamente è arrivata al quindicesimo posto e con due soli punti in più della terzultima e quartultima, prima che il Covid-19 imponesse lo stop al campionato.
Adesso parrebbe proprio che il club granata abbia cambiato rotta: resta chi ci crede nel Torino ed è convinto e felice di farne parte. Nulla da ridire su questa linea di principio, esattamente come un anno fa seppur si trattasse di una linea guida opposta. L’intenzione è sicuramente buona proprio come quella precedente, ma avrà un esito migliore? Difficile a dirsi, dipenderà se sarà attuata fino in fondo e se chi andrà via sarà rimpiazzato adeguatamente.
Uno dei maggiori problemi potrebbe essere che il Torino chieda cifre ritenute elevate per i giocatori che vogliono andarsene e che alla fine non si trovino acquirenti e con il passare del tempo e dopo lunghe ed estenuanti trattative qualcuno si accasi altrove con la formula del prestito con o senza obbligo di riscatto e che qualcun altro resti perché le trattative non sono andate a buon fine. In un caso e nell’altro le tardive uscite o le mancate cessioni influirebbero sui nuovi arrivi: tardivi nella migliore delle ipotesi o sfumati con ripiegamento su seconde, terze o quarte scelte. Dei déjà-vu ben poco forieri di epiloghi positivi.
Il Torino si troverà a camminare in equilibrio, senza sottostante rete di protezione, su un filo sottile tra il tenere fede alla linea di principio del resta chi lo vuole veramente e il non svendere o il ritrovarsi ancora in organico i giocatori che vogliono andarsene per non avere un danno nel bilancio. Tutto questo porterà ad allestire una squadra che onori la maglia granata e che dia qualche soddisfazione ai tifosi?