Il biglietto da visita di Vagnati al Torino sarà gestire la questione allenatore
In attesa che arrivi la deroga del Consiglio di Lega che permetterà a Davide Vaganti di poter ufficialmente lavorare per il Torino il nuovo direttore sportivo in pectore ha già un bel grattacapo da affrontare: la questione dell’allenatore del Torino per la prossima stagione. Moreno Longo arrivato il 4 febbraio per sostituire Mazzarri e rimettere insieme una squadra che ormai perdeva in campionato disastrosamente le partite, con il Sassuolo 2 a 1 poi il 7 a 0 con l’Atalanta e infine il 4 a 0 con il Lecce, ha, infatti, firmato un contratto fino al 30 giugno. Le prime tre partite gestite da Longo non hanno portato punti, sconfitte con Sampdoria 1 a 3 dopo soli tre giorni dal suo insediamento, quella con il Milan per 1 a 0 e poi quella con il Napoli per 2 a 1, tutto sommato la squadra con lui ha fatto un po’ meglio e almeno non ha perso ignominiosamente. Dopo ci ha pensato il Covid-19 a fermare tutto e Longo non ha potuto proseguire l’opera di risollevare il Torino e adesso non si sa se e quando il campionato riprenderà, ma comunque il tecnico granata ha continuato a lavorare da casa con i suoi giocatori e da venerdì è al Filadelfia a dirigere gli allenamenti individuali per i calciatori che volontariamente vogliono farli e continua a seguire anche chi preferisce rimanere a casa. Il suo intento è quello di tirare a lucido i muscoli di tutti e metterli nella condizione di farsi trovare al meglio in vista della possibile ripresa del campionato in modo da portare a termine la stagione, Coronavirus permettendo, evitando che il Torino finisca in Serie B e risollevandolo il più possibile in classifica, ora è al sestultimo posto con due lunghezze di vantaggio dal terzultimo occupato da Genoa e Lecce che hanno disputato una partita in più. Se il campionato finirà e Longo sarà riuscito nell’intento di mantenere il Torino in Serie A e anche di allontanarlo il più possibile dalla zona retrocessione meriterebbe la riconferma, ovviamente, ma l’arrivo di Vagnati lo permetterà?
Tanto dipenderà da che feeling s’instaurerà fra Longo e Vaganti e soprattutto da quali decisioni prenderà Cairo. Ed è con la possibilità di manovra che sarà concessa a Vaganti dal presidente che il nuovo direttore sportivo dovrà fare i conti ed è questo che forgerà il biglietto da visita che potrà presentare alla piazza granata. E’ giorni che circolano nomi sui potenziali nuovi allenatori del Torino da Giampaolo, che al momento sembra il più accreditato, a Juric, ma ci sono anche Pioli, D’Aversa, Semplici e i vari Maran, Nicola e Di Francesco. Va da sé che la scelta dell’allenatore comporterà, o almeno dovrebbe comportare, la successiva formazione della squadra, dai rinnovi di De Silvestri, Ansaldi e Ujkani, al trattenere i big su tutti Sirigu e Belotti e a chi deve essere ceduto e chi invece arrivare. E non ultimo, anzi, la formazione della rosa dovrà essere in linea con gli obiettivi da raggiungere evidentemente possibili solo se l’allenatore, chiunque esso sia, sarà veramente messo nella condizione di poter lavorare con un gruppo idoneo sia dei titolari sia delle riserve