ESCLUSIVA TG - Il ricordo di Paolo Poggi: "Mondonico: il Mister che mi ha lanciato in serie A"

29.03.2018 18:03 di Alex Bembi   vedi letture
ESCLUSIVA TG - Il ricordo di Paolo Poggi: "Mondonico: il Mister che mi ha lanciato in serie A"
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Paolo Poggi in esclusiva per Torino Granata, ha ricordato l’allenatore che lo ha lanciato in serie A, Emiliano Mondonico, scomparso proprio oggi all’età di 71 anni.

Poggi, attaccante classe 1971, ha disputato due campionati nelle fila del Toro, contribuendo con le sue reti decisive in semifinale, alla conquista della coppa Italia 1992-93. Per lui in totale 43 presenze e 6 reti sotto la Mole Antonelliana.

Buongiorno Paolo, il suo ricordo di Emiliano Mondonico?

“Un ultimo saluto al Mister che mi ha lanciato in Serie A è doveroso. A lui sarò sempre grato, ha creduto in me e ha mi ha fatto esordire in una squadra dove non era facile prendersi il posto, visti i tantissimi campioni che ci giocavano in quegli anni. Lo ricordo sempre con grande piacere: nessuno può negare la schiettezza e il suo essere verace. Era sempre un piacere salutarlo, anche quando ci incontravamo da avversari”.

Insieme avete alzato l’ultimo trofeo vinto dalla società granata, quella coppa Italia messa in bacheca anche grazie ai gol del giovane Paolo Poggi.

“Si resterà uno dei ricordi più belli della mia carriera. Segnai in entrambe le gare di semifinale contro la Juve e sempre da subentrato. Ho ancora impresso lo sguardo del Mister nella gara di ritorno quando mi stavo per entrare. Non mi disse nulla, ma in quegli occhi lessi un solo suggerimento: entra in campo e fai come la volta scorsa!”

Prima ha parlato di quanto fosse difficile per un giovane appena arrivato dalla serie B trovare spazio tra i vari Scifo, Aguilera e Casagrande, solo per citarne alcuni. Il tecnico come si comportava con voi ragazzi?

“Era uno che se credeva in te, non guardava in faccia a nessuno. Come detto prima, un uomo vero, schietto. In me ha creduto e mi ha lanciato, ma anche in Cois, Sottil e altri ragazzi che poi anche grazie a lui hanno fatto carriera”.

L’immagine icona di Mondonico, quella con la sedia alzata al cielo di Amsterdam, lei l’ha sfiorata. È arrivato pochi mesi dopo quella finale persa senza perdere mai. Nello spogliatoio se ne parlava ancora immagino.

“Si quel gesto è stato pieno di significato, era impossibile non sentirne parlare o rivederla. A Torino in quegli anni i tifosi giravano con le magliette di quell’immagine. C’era tutto il vero Mondonico: un grande tecnico, mancherà molto al calcio”.