E’ il solito Torino: crea occasioni da gol, ma fatica maledettamente a segnare
E’ mai possibile che se anche di fronte c’è una squadra, la Feralpisalò, che per la prima volta nella sua storia fra qualche giorno disputerà il campionato di Serie B e che si era incontrata in amichevole poco più di venti giorni fa si riesca sì a vincere, ma in rimonta e segnando solo due gol? E’ possibilissimo se si è il Torino. I gardesani sono una formazione rispettabilissima, volonterosa e determinata a vendere cara la pelle con alcuni giocatori ideali per la categoria e altri che si sono conquistati il diritto di disputare la B e che stanno facendo un percorso di crescita come il giovane portiere Pizzignacco, classe 2001, che ieri sera si è esibito in parecchie parate importanti senza farsi intimorire dal fatto che di fronte aveva avversari abituati a calcare i campi della Serie A nonché nazionali di Paraguay, Croazia, Serbia, Italia, Kosovo e Svizzera. Il Torino da due stagioni arriva decimo nel massimo campionato italiano e ha un gioco votato all’attacco eppure pur creando occasioni da gol fatica molto a segnare, lo faceva negli anni passati e anche in questo per quanto si è visto nel pre campionato - in quattro amichevoli con due avversarie di B (Feralpisalò e Modena) e due del massimo campionato francese (Lens e Reims), sono stati segnati cinque gol - e in questa prima uscita ufficiale, trentaduesimi di Coppa Italia, continua a farlo.
Sapendo che da due anni sussiste il problema del gol la priorità del Torino in sede di mercato doveva essere integrare la rosa con elementi di qualità sia sulla trequarti sia nel ruolo di centravanti e invece così non è stato. Per tutto il ritiro Juric non ha avuto Vlasic fatto tonare solo sei giorni prima della partita di ieri sera e non è ancora stato trovato il sostituto di Miranchuk e, come ha detto l’allenatore, si continua a ragionare, lo si faceva già durante il ritiro a Pinzolo terminato il 28 luglio, se serve un’altra punta oppure no “Sono valutazioni e ne abbiamo parlato a Pinzolo: c’è la situazione di Pellegri da valutare bene per capire che strada prendere. Tutto gira intorno a questo. Poi dipende anche dalle opzioni che ci saranno perché è inutile prendere qualcuno se non si alza veramente la qualità". Anche ieri sera molto onestamente Juric ha detto, pur come al solito stando dalla parte dei suoi giocatori, che la squadra poteva fare meglio e di più in zona gol: “Penso che la squadra abbia fatto la partita giusta e non era semplice. Ha creato tantissime occasioni da gol e siamo stati abbastanza fluidi. Non abbiamo perso la testa (quando la Feralpisalò è andata in vantaggio, ndr), che era importante per continuare a giocare bene. Sono soddisfatto della squadra. Ci sono state delle situazioni nelle quali dovevamo fare meglio. Ci sono state delle parate, ma anche situazioni dove siamo stati precipitosi e abbiamo mancato di qualità nell’ultimo tiro. Poi Pizzignacco è stato bravo in alcune circostanze”. E ha, senza mezzi termini, anche detto che mancano ancora due giocatori: “Abbiamo perso cinque giocatori, è tornato Vlasic, è andato via Aina ed è arrivato Bellanova, è andato via Adopo ed è arrivato Tameze, ma abbiamo perso anche Lazaro e Miranchuk e bisogna sostituirli nel caso non andasse via nessuno. Ma se andrà via qualcuno bisognerà anche intervenire su questo. Secondo me, noi siamo a un buon punto. La squadra in gran parte adesso c’è, ma bisogna vedere se riusciamo a completarla e a migliorarla".
E’ forse colpa di Juric se la squadra non segna di più? Decisamente no, sarebbe scorretto e ingiusto addossare le colpe all’allenatore che dal suo arrivo, nell’estate del 2021, ribadisce che alla rosa serve più qualità e che finora ha avuto un livello da decimo posto come si è effettivamente piazzata nelle ultime due stagioni. Il gioco di Juric è votato all’attacco, però per segnare servono uomini che sappiano creare superiorità numerica, confezionare l’ultimo passaggio e fare gol. Nei due ultimi campionati il Torino ha segnato rispettivamente 46 e 42 gol risultando il tredicesimo e il quattordicesimo attacco della Serie A. E se si guarda il dato delle partite casalinghe della scorsa stagione la situazione si fa ancora più preoccupante poiché con 15 reti i granata sono stati insieme alla Cremonese, che è retrocessa, il penultimo attacco e peggio ha fatto solo la Sampdoria con 12 e anch’essa è finita in Serie B.
Fra sei giorni il debutto in campionato con il Cagliari neo promosso e fra diciassette chiuderà il calciomercato: arriveranno il trequartista e l’esterno sinistro e magari anche un centravanti? A oggi il Torino è dello stesso valore e forza di quello dello scorso campionato ed è quindi impossibile che si alzi l’asticella.