Cairo: "Terremo solo i giocatori motivati. Gli investimenti li abbiamo fatti anche se non hanno reso come pensavamo"

07.05.2018 16:42 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Cairo: "Terremo solo i giocatori motivati. Gli investimenti li abbiamo fatti anche se non hanno reso come pensavamo"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Lunga intervista di Urbano Cairo ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Radio Rai Uno.

Dapprima Cairo ha parlato del pareggio del Toro a Napoli, che di fatto ha consegnato lo scudetto alla Juventus: "Era un epilogo già scontato. Il Napoli non avrebbe avuto grandi chance neanche battendo il Toro. Lo scudetto lo ha perso prima. Ieri ho visto un buon Torino che ha preso le misure dopo un primo tempo di difficoltà. Hanno giocato in modo ottimo, alla fine avremmo potuto vincere visto il rigore che non ci hanno fischiato all'ultimo".

E' chiaro che il Torino, più che mai, il prossimo anno punterà all'Europa, che aveva nel mirino già in questa stagione: "Quest'anno non è andata come avremmo voluto. Il rimpianto è peggiore ora vedendo che con 62 punti potresti andare in Europa. Abbiamo buttato via almeno 10 punti in campionato, in partite non impossibili. Adesso dobbiamo pensare al futuro e a fare una squadra che sia all'altezza, con Mazzarri che ha dimostrato di aver messo in campo un'ottima squadra e ci darà le giuste indicazioni di mercato su chi cedere e chi prendere".

Cairo ha poi aggiunto: "I soldi li abbiamo spesi quest'anno, in cifre circa 45 milioni, che non è poco. E' mancato un inizio che pensavamo diverso, come lo immaginava anche Mihajlovic. Abbiamo buttato punti sia col serbo che con Mazzarri, che però ha l'alibi di essere entrato in corsa. Gli investimenti li abbiamo fatti, anche se non hanno reso come avremmo voluto. La prossima estate avremo Mazzarri fin dall'inizio. Ha avuto sei mesi per valutare la rosa e comprendere come muoversi la prossima estate. Per il futuro abbiamo bisogno di qualche innesto, vedendo anche con il mister quali sono le sue idee relativamente a chi può essere ceduto e chi invece è incedibile. Ripartiamo da Mazzarri e Belotti, ma non solo da loro. Ripartiamo anche da altri calciatori e l'obiettivo è trattenere i migliori e coloro che sono più motivati a restare. Avere giocatori motivati, anche se meno bravi di altri, significa tantissimo. Ogni volta che tieni un giocatore controvoglia, l'anno dopo non rende al massimo. Quindi valuteremo anche tutte le motivazioni del caso".

Il presidente granata ha poi parlato della Lega e della questione diritti tv: "E' un tema gestito direttamente da Malagò e Nicoletti insieme a Micciché. Mi sembra una situazione ancora un po' ingarbugliata. Mi auguro che si risolva positivamente e a breve. Abbiamo un contratto concluso con Mediapro. Il bando è andato in porto e abbiamo aggiudicato i diritti. Oggi è sospeso il bando che ha fatto Mediapro, perché Sky ha presentato alcune domande. Vediamo cosa succederà, oggi c'è un appuntamento a Roma e vedremo cosa succederà".

Sulla Juventus, che continua a vincere scudetti, Cairo ha commentato: "Mi pare che il campionato sia stato molto bello, combattuto e competitivo. La Juventus stava perdendo 2-1 a Milano a pochi minuti dal fischio finale, è stato l'episodio chiave. E' ancora tutto aperto per tanti motivi, l'unico in tutta Europa. Va valorizzato molto di più. Siamo su una strada positiva, anche se vanno sistemate molte cose. Sono tre mesi che ci sono i commissari in Lega e FIGC ma non ho visto passi avanti".

Cairo ha poi espresso alcune idee che vorrebbe portare: "Avevamo indicato la figura giusta che arrivava dalla Spagna, dove aveva triplicato i proventi dei diritti tv. Fosse stata mia l'azienda, l'avrei messo subito sotto contratto. Aspettammo perché Malagò era alle Olimpiadi. In Spagna si sono riuniti aumentando il suo salario quasi all'unanimità. Scegliere il manager giusto, fa la differenza in tutte le aziende. Non si sa perché abbiamo aspettato e dunque è andata così".

Infine Cairo è ancora tornato a parlare della sua scelta di entrare nel calcio acquistando il Toro: "E' una grande passione. Avevo la mamma che era una grandissima tifosa del Toro e mi ha spinto ad acquistarlo quando era a un passo dal fallimento. Il calcio è un mondo bello che può essere migliorato molto, tutti insieme".