Anteprima Catania-Torino, il fattore campo farà la differenza

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Michele Cucchi

I granata domenica saranno protagonisti su uno dei campi più duri della serie A contro un Catania reduce sì dalla polemica Zenga-Lo Monaco ma anche da una bella vittoria che ha mostrato la voglia di fare e il buon gioco dei siciliani.
Il Toro invece vuole a dare continuità alle ultime prestazioni confermando il 4-4-2. Durante la settimana ha avuto modo di farsi apprezzare capitan Rosina sia come impegno che come morale (forse è quest'ultimo che gli è un pò mancato ultimamente), il quale potrà forse partire dal primo minuto in tandem a destra con Diana.

Rientrerà Rubin, che ha scontato il turno di squalifica, mentre è quasi sicuro l'impiego di Sereni dietro alla difesa schierata contro il Palermo. Ci sono ancora dei dubbi riguardo all'impiego o meno di Pratali. Un occhio di riguardo sarà sicuramente per il tridente della compagine rossoazzurra: Martinez, Mascara e Paolucci.

Se De Biasi non avrà grossi problemi di formazione, avendo di nuovo a disposizione i rientranti Sereni, Natali, Pratali e Rubin, Zenga, dopo aver fatto marcia indietro sulle forti dichiarazioni post-partita di domenica scorsa, dovrà fare e meno di una pedina fondamentale del centrocampo etneo: Giacomo Tedesco. A causa di una forte contusione rimediata nella partita contro il Cagliari, il giocatore non sarà nemmeno convocato per la sfida con il Toro.

Il Catania Schiererà così un 4-4-3 con Bizzarri in porta, Sardo, Stovini, Silvestre, Alvarez in linea difensiva, centrocampo a tre con Izco, Biagianti, e Ledesma e in attacco il tridente Mascara, Paolucci e Martinez. Sarà importante per il Toro fare attenzione alle palle inattive e senza dubbio una difficoltà in più arriverà dal pesante fattore campo che ha portato molte squadre a perdere punti preziosi proprio in quel di Catania.