Toro, c'è un rosso da 12 milioni
Negli ultimi cinque anni il bilancio del Toro ha sempre chiuso in attivo, ma quello approvato il 31 dicembre 2018 con le cifre relative all'anno solare passato riporta i conti in rosso di 12,3 milioni. Un passivo dovuto in particolare alle plusvalenze, come anticipa il sito calcioefinanza.it che riporta i dati. Sui conti del Toro pesano gli acquisti di giocatori come Izzo e Meité costati 10 milioni, ma anche i rinnovi e prolungamenti: Iago Falque in autunno ha allungato il contratto sino al 2022 arrivando a 1,8 milioni netti annui, la stessa cifra di capitan Belotti (1,8 milioni netti), mentre poco sotto ci sono Sirigu (1,7 milioni), Zaza (1,6 milioni), Nkoulou (1,5 milioni), Rincon, Ansaldi e Baselli (tutti 1,4 milioni), Izzo (1,3 milioni) e De Silvestri (1,2 milioni). Così i costi sono passati da 92,1 a 108,8 milioni, grazie anche alla crescita dei costi per il personale passati da 54,5 a 61,9 milioni e agli ammortamenti dei calciatori (da 15,9 a 20,8 milioni) mentre le spese per salari, stipendi e premi solo dei giocatori e dello staff della Prima squadra solo saliti da 47,5 a 54 milioni. Voci positive invece per i ricavi da stadio (+20,1% da 4,9 a 5,9 milioni), i proventi per i diritti audiovisivi (+6,1% da 50,9 a 54,1 milioni), i proventi commerciali (+6,8%; da 8,3 a 8,8 milioni). Infine, al netto delle plusvalenze il fatturato è aumentato da 69,8 a 76,7 milioni. In definitiva, aver trattenuto i giocatori migliori e aver investito sul mercato (quello estivo, beninteso), pesa sulle casse della società anche se non sono dati drammatici.