Toro, bisogna correre
Il Mister in poche parole ha detto quasi tutto e la domanda fatta ai giocatori è quella che tutti si fanno ... da troppo tempo: perchè gli altri hanno furore agonistico e il Toro no?
Appagamento? Mentalità? Autolesionismo? Convinzioni sbagliate?
Sicuramente qualche cosa di vero in queste domande ci deve essere, quel qualche cosa che trasforma giocatori, spesso appena al di sopra della media,in girovaghi del campo, nel senso che girano senza costrutto aspettando il colpo decisivo dei soliti noti.
Purtroppo anche la mancanza del terzo risultato positivo consecutivo è lo specchio di questa situazione: la prima vittoria è figlia della grinta e delle capacità espresse, la seconda vittoria da convinzione nei propri mezzi ... la terza partita si è già mollato convinti di essere nell'Olimpo e si rimedia una figuraccia.
Per noi funziona così!
Nel Torino giocano due categorie di giocatori quelli più bravi ed i normali.
I più bravi nel bene o nel male spesso tirano fuori il colpo, la giocata e salvano la loro prestazione anche quando non sono per niente in vena.
Quelli meno bravi non appena mollano un momento, perchè conviti di essere passati nella prima categoria (dei più bravi), la giocata non la trovano mai ... anzi rimediano qualche svarione che li condanna alle risate avversarie e dei propri tifosi.
La reazione non appena si azzeccano tre cose buone di fila solitamente è: "Avete visto? Non capite nulla, non sapete giudicare e da adesso faccio di testa mia" (libera interpretazione ovvio).
Bene ha fatto Colantuono a ripartire da qui, cioè riportando i giocatori con i piedi sulla terra e poi difendendo il gruppo affermando che in fondo 20 punti sono stati fatti.
Già difendere il gruppo: De Biasi, Zaccheroni, Novellino, Camolese tutti a difendere il gruppo, per la legge non scritta che i "colleghi" non si sputtanano mai fra di loro (salvo GDB e DDM), ma non sempre questa cura funziona, anzi al Toro negli ultimi tempi non funziona proprio.
Il Toro è in serie B e la presa di coscenza che abbiamo sentito è stata quella del Presidente che non poteva far altro che dire "Mi assumo le mie colpe", altro non abbiamo sentito se non la voglia di riscatto di Bianchi e a volte di Di Michele.
Qualcuno convinto delle sue "immense" qualità ha cambiato lido e non sempre con buoni risultati ... alcuni sono scomparsi.
Se non ci si rende conto che su 50 cross uno ne sbaglia 48 e che l'unica vera dote è quella della corsa, allora diventa dura.
Se non si crea mai la superiorità con inserimenti ed il gioco è solo "la passo a quello libero" alla fine si rincomincia sempre dal portiere ... non bisogna essere dei genii del calcio per capirlo.
Va beh ... come sempre aspettiamo la prova del nove, aspettiamo fiduciosi che i prodi si ripiglino e che vincano portandosi avanti in classifica.
Un ultima cosa: perchè ci piaceva Gasbarroni quest'anno?
La differenza fra il giocatore visto lo scorso anno e quello attuale è lampante, la voglia di fare evidente, la capacità di mettere a frutto le sue qualità pure.
Ecco uno che si era calato nella parte ... dovrebbero fare così anche glia altri, Leon compreso che sembra venuto a svernare dopo che ha cambiato cento squadre negli ultimi anni.
Ecco iniziamo da li.
GMC