Torino, qualcosa va cambiato

11.03.2013 08:58 di Marina Beccuti   vedi letture
Torino, qualcosa va cambiato
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© foto di Federico Gaetano

Il Torino è passato dall'esaltazione alla disperazione, perchè prendere quattro gol in quattordici minuti fa venire a galla vecchi fantasmi. A 35 punti la salvezza era sicuramente vicina, rimanere a 32 mette un po' d'ansia, anche se, probabilmente, è rimasto solo più libero un posto per la retrocessione, in quanto Pescara e Palermo sembrano ormai senza speranza, mentre il Siena rimane ancora in corsa per la salvezza, anche se con flebili possibilità, ma l'arrivo di Emeghara ha portato nuova linfa ai senesi, in quanto continua a segnare e portare punti pesanti ai suoi, che patiscono sicuramente le difficoltà del Monte dei Paschi.

Il Torino, guardando adesso la classifica, è stato risucchiato in fondo, mentre appena una settimana fa si trovava in cima nella parte destra della classifica. Inoltre c'è un Bologna in netta crescita che ieri sera si è andato a prendere la vittoria al Meazza contro un'Inter in grave difficoltà. Ora i granata sono attesi da una serie di partite niente male, a partire dal prossimo turno contro la Lazio, sconfitta ieri sera all'Olimpico dalla Fiorentina (sarà assente Hernanes perchè ammonito ed era diffidato), poi il Napoli, in forte crisi, entrambi i match si giocheranno all'Olimpico, dunque imprese possibili. Dopo arriverà lo scontro diretto contro il Bologna fuori casa, poi ci sarà la Roma nuovamente a Torino, a seguire la Fiorentina al Franchi, e infine il derby. Ma quest'anno tutti i match sono difficili e soprattutto imprevedibili ed in genere si vede un Toro migliore con le grandi.

Fino a che non c'è stato l'infortunio di Ogbonna il Torino era stato nettamente migliore rispetto al Parma, poi c'è stato il crollo, più psicologico che tattico, anche perchè non si capiscono questi quattro gol, anche se, incassato il terzo, i granata hanno perso ogni speranza di recuperare il risultato. Molti hanno attaccato Bianchi per i suoi errori sotto rete, compreso uno stop sbagliato che ha fatto urlare allo scandalo anche il commentatore Sky Stefano Nava. Un bomber certi errori non li deve fare, ma è anche vero che era l'unica punta di ruolo in campo e ci sono voluti sette minuti dal fischio d'inizio perchè qualcuno si ricordasse di passargli un pallone. Della serie non ha avuto un Borja Valero, che ha fatto passare la palla sotto le gambe di un avversario per liberare al tiro Jovetic per il vantaggio viola. Lasciando perdere le querelle del rinnovo-non rinnovo che non credo cambi molto.

C'è da domandarsi come mai il cambio di Ogbonna, infortunato, sia stato ritardato ed è stato proprio questo l'episodio che ha permesso al Parma di pareggiare, ma soprattutto vorremmo capire perchè deve giocare sempre Masiello con due giocatori di livello superiore, come Darmian e D'Ambrosio, che si contendono il posto a vicenda partita per partita. Due giovani che oltretutto il ct Prandelli sta monitorando. E' comprensibile che Ventura si senta più tranquillo a far giocare i suoi aficionados, che preferisca continuare con il suo modulo, ma un po' di duttilità in più ci vorrebbe. Sia chiaro, questo di Parma va etichettato come un episodio negativo, che può capitare in un'annata, Ventura non merita processi o critiche a vanvera, perchè il Torino finalmente ha avuto un'organizzazione di gioco da quando c'è lui, però come tutti non è infallibile, soprattutto quando si ostina a pensare di far giocare il Torino come il suo Bari delle meraviglie, perchè negli anni le cose cambiano ed è difficile ritrovare le stesse situazioni di un altro ambiente, con realtà diverse. Ventura è un uomo intelligente e siamo certi che il Torino che scenderà in campo contro la Lazio non farà più gli errori del Tardini. E' una speranza ma anche una certezza.