Sconcerti: "Lega A in minoranza, uscirà dalla FIGC. Roma e Juventus: troppi debiti"
Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione "Stadio Aperto", condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, cominciando nella sua riflessione dai quarti di Coppa Italia: "Queste due semifinali più la finale metterà le quattro squadre in vantaggio sulle altre, potranno davvero provare ad alto livello prima che il campionato inizi. Avranno una decina di giorni di vantaggio nella ricerca della condizione". Ha poi continuato tra le altre cose parlando dei rapporti fra Lega Serie A e FIGC e dei debiti di Roma e Juventus.
Vede una favorita in particolare o è tutto di nuovo in discussione?
"Può succedere qualunque cosa, basta un gol. Al momento dello stop non erano in gran forma né la Juventus né l'Inter, la squadra più in forma era il Napoli. Dovessimo ricominciare da lì, credo che il Napoli sia ancora una squadra più da coppa, ed ha un piccolo margine di vantaggio essendo la squadra con meno interessi in campionato".
Anche secondo lei ieri ha vinto solo Gravina? La Lega come ne esce?
"Credo che la Lega rischi di uscire dal sistema della Federazione. Non si può più chiedere a chi finanzia il calcio di sottostare al voto dei dilettanti, degli arbitri, degli allenatori e della Lega Pro... Nel governo del calcio chi porta 1 miliardo ha solo tre rappresentanti, mentre la LND ne ha sei. Nel consiglio sono in minoranza, e questo credo che accelererà il processo di rottura tra le parti. Andrà a finire come in Inghilterra, dove la lega è autonoma dalla Federcalcio, e le decisioni le prende la lega".
La Roma rischia di perdere Pellegrini e/o Zaniolo?
"Non credo, ma la Roma ha una situazione pesante. Anche per chi volesse comprarla: ci sono debiti, quelli veri. Gli americani sì, vogliono spendere, ma cercano i risultati, non sono gli arabi. Non penso che Friedkin spenderebbe a piene mani, questo rischierebbe di facilitare un crollo economico che in questo momento già c'è. La Roma è un grande mistero, anche se finto: sono decine di anni che non fa bilanci positivi, perdeva molto già con Sensi e i debiti li ha acquisiti anche con Pallotta. La gente è sempre scontenta ma i presidenti i soldi li hanno messi. Da questo è evidente che la squadra costa molto di più di quanto guadagna. Negli ultimi tre anni è sempre stata seconda per monte ingaggi, solo la Juve le è stata sopra. Poi però ti ritrovi deficit di gestione di 120-140 milioni. L'ultimo CdA ha detto che in questa fase il funzionamento della società non è garantito: una dichiarazione gravissima, ed è di tre giorni fa. Può succedere veramente qualcosa di grosso".
Anche la Juventus da un anno a questa parte deve sistemare il bilancio.
"Sicuramente Ronaldo ha cambiato gli equilibri, ma non è solo lui. La Juve ha ingaggi altissimi e in questo momento ha quasi il doppio dei debiti della Roma. Poi vero che alle spalle della Juventus c'è una multinazionale molto ricca ma, per esperienza, quando i debiti superano le centinaia di milioni, è sempre molto difficile raddrizzare la barca. Da qualche parte paghi".