Rosina è senza fascia

18.07.2009 09:33 di  Raffaella Bon   vedi letture
Rosina è senza fascia
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© foto di Federico de Luca

Sì, io mi sento sempre il capitano del Tori­no», annunciava Alessandro Rosina martedì, spiegando con dovizia di particolari le sue ragioni subito dopo aver reagito con insofferenza e un piccato vaffa alle provocazio­ni di due tifosi granata. La realtà invece è diversa, per­ché il tecnico Colantuono ie­ri ha consegnato la fascia a David Di Michele, e lo ha fatto nell’ambito della prima partita ufficiale del Toro, per quanto fosse una semplice amichevole. Di Michele capi­tano e Rosina in campo as­sieme a lui: come Sereni, al­tro leader del recente passa­to che nel presente e poi nel prossimo futuro non avrà più quel segno di distinzio­ne, giacché Colantuono cre­de che il portiere possa di­stinguersi ed essere un pun­to di riferimento anche sen­za fascia al braccio.

La svol­ta era nell’aria, anche per proteggere Rosina: non certo schiacciato dal peso delle re­sponsabilità, perché il nume­ro dieci è piccolo di statura ma ha spalle robuste (e pal­le toste: lo ha sempre dimo­strato nel Toro, non a caso i rigori decisivi li ha sempre realizzati lui, non un altro). Rosina però è stato ed è sem­pre più vessato: volenti o no­lenti lui è il Toro. O almeno così viene dai più identifica­to: pertanto quasi tutte le re­sponsabilità e le negatività vengono scagliate su di lui. Ormai, oltre che un fantasi­sta di mestiere, fa il capro espiatorio: se qualcosa va male, la responsabilità è di Rosina. La verità sta sempre nel mezzo: ma con la scusa d’essere pure il capitano ecco che il giocato­re calamitava su di sé ogni cattiveria. E’ stato questo che ha indotto il Torino Foot­ball Club a meditare lunga­mente sulla scelta del capi­tano: e dopo un sereno ma severo ragionamento la de­cisione è stata quella di cam­biare.

La co­municazione ufficiale è stata data a Rosina ieri mattina. «Con Alessandro ci siamo parlati tranquillamente - ri­vela il tecnico Colantuono - ­ ci siamo scambiati le nostre opinioni e abbiamo riparla­to di questo argomento, poi­ché era già stato oggetto di discorso in una telefonata delle scorse settimane. Non c’è alcun caso, Alessandro è un ragazzo splendido, si sta allenando con grandissima dedizione, proprio come i suoi compagni di squadra. Il capitano è colui che indossa la fascia, ma nel mio spoglia­toio io ho sempre almeno cinque o sei leader. Abbiamo parlato di questo e assieme abbiamo deciso il da farsi, senza nessun problema». Poi il tecnico ha spiegato perché la scelta sia caduta su Di Michele: «Da­vid ha indossato la fascia perché era il giocatore più esperto in campo, nelle mie squadre ho sempre premiato questa tipologia di giocatore. Un ragazzino può avere cari­sma ma deve interagire con gli avversari e con l’arbitro: l’esperienza è fondamentale. Non è detto che alla fine sarà lui il capitano: lo verifi­cheremo quando il mercato sarà chiuso e capiremo chi giocherà nel Toro e chi no». (TuttoSport)