Riecco il Salary Cap
Il Salary Cap per riequilibrare i campionati e dare a tutti i club le stesse possibilità di vittoria. E' questa la proposta rilanciata dal vicepresidente della Fifa, Jack Warner, che invita il calcio anche ad aprirsi alle nuove tecnologie. Nel corso di un incontro pubblico a Londra, Warner, che è anche presidente della Concacaf, ha anche ipotizzato la riduzione a dieci del numero di giocatori così come quella delle aree di rigore. "Non c'é ragione, perché il calcio debba restare statico per 500 anni - le parole di Warner -. Al contrario abbiamo il dovere di svilupparlo e farlo evolvere". Ma è soprattutto sul tetto salariale che Warner ha insistito, preoccupato che l'attuale predominio dei club inglesi e spagnoli possa proseguire ancora a lungo. "Il Salary cap deve essere introdotto per aumentare la competizione tra i club, altrimenti le squadre più piccole non potranno mai essere all'altezza dei club più ricchi. In Premier League solo quattro club hanno dominato negli ultimi dieci anni e continueranno per chissà quanto tempo". Il vicepresidente ha anche ribadito l'intenzione della Fifa di introdurre una limitazione di numero per i giocatori stranieri, immaginando una normativa di futura approvazione per la quale i club saranno tenuti a corrispondere parte dei guadagni nelle nazioni di provenienza dei propri giocatori. "I club dovrebbero investire almeno il 10 per cento degli introiti nei paesi dai quali provengono i loro giocatori e quei fondi dovrebbero essere utilizzati per sostenere il calcio di base".
Warner si è detto d'accordo con l'uso di sensori per risolvere il problema dei gol fantasma, così come del tempo effettivo. L'ultimo commento è stato per la candidatra inglese ad ospitare i Mondiali 2018: "A Rio la scorsa settimana i miei colleghi parlavano di Spagna, Russia e Stati Uniti. Non molti erano interessati a quella inglese, perché è una candidatura con molti problemi che deve cominciare a darsi da fare".