Petrachi: "Sento motivazione e responsabilità"
Non è stato un esordio felice per Gianluca Petrachi, ma lui da giocatore ha vissuto già delle contestazioni e dobbiamo dire che è stato coraggioso il neo team manager, in quanto non ha avuto problemi a uscire in mezzo agli ultrà, che ovviamente non ce l'avevano con lui.
Petrachi ha esordito così nella sua conferenza stampa di presentazione: "Sono molto felice di essere qui, ma soprattutto mi sento molto motivato a lavorare nel Toro. La mia adrenalina da giocatore cerco di metterla anche da dirigente. Sono contento di essere stato scelto dal presidente, con la consacrazione di Foschi. Con il ds ci sarà una grandissima collaborazione, lui è il mio punto di riferimento. La mia esperienza di questi quattro anni spero possa portare del valore aggiunto. C'è una grande voglia di fare e spero che questo binomio continui a lungo perchè nelle grandi società ci vogliono dirigenti importanti. Potevo fare il ds in altre squadre, qui il mio ruolo è diverso da quello che avrei ricoperto altrove, ma ho accettato il Torino perchè il progetto mi interessa e so che si sta costruendo un futuro importante".
Petrachi specifica: "Non ho mai lavorato con Beretta perchè non sono mai stato al Lecce, ma sono di Lecce, però ho conosciuto il mister quando allenava i salentini e ho assistito al suo lavoro. Ancona è stata la mia prima esperienza da dirigente, poi ho fatto quattro anni nel Pisa".
Riguardo ai problemi che può trovare al Toro in questa difficile situazione, Petrachi è stato deciso: "La paura è figlia dei deboli, per cui non sono spaventato da nulla. Sento motivazioni e responsabilità. Spero di trovare dei giocatori con delle motivazioni importanti. Sono quelle che alimentano il tutto, forse questa è una squadra che sta smarrendo questo aspetto. Nelle difficoltà il Torino non è stato bravo a mantenersi a galla. Adesso bisogna riavvolgere il nastro e ripartire, facendo delle correzioni di mercato, sia in uscita che in entrata".
Il neo team manager, se così si può chiamare, visto che avrà un ruolo più ampio, ha poi aggiunto: "Il tifoso è deluso, ma questa è una B piuttosto mediocre, non livellata verso l'alto ed lì che dobbiamo migliorare per rimetterci sulla retta via. Ho sempre cercato giocatori con certe caratteristiche, soprattutto caratteriali. Una volta che Foschi ha scelto io posso andare a cercare alcune sfumature per ottimizzare la scelta. Sono maniacale sotto questo aspetto. Questa squadra deve resettare tutto il passato. A Pisa non è stato facile, ci ho messo tre anni per farmi apprezzare. Questo clima è negativo soprattutto per i giocatori". Poi la conferenza si è interrotta per la contestazione.