Le pagelle granata: tutti sufficienti
Non c'è neanche un'insufficienza nelle pagelle presenti sul sito on line de La Stampa nel day after Torino-Novara. Tutti promossi quindi, chi più chi meno. Unico neo forse parlando di goleada mancata, ma l'importante è vincere e il Torino in questo non si può dire abbia sbagliato niente.
RUBINHO: 6,5. Poco ortodosso, con piedi per nulla brasiliani nei rinvii sballatissimi, ma nei fatti sempre puntuale. Un «più» per la deviazione sulla punizione di Rigoni al 44', un meno per la correzione troppo centrale del diagonale di Bertani dopo 53'.
D'AMBROSIO: 6. Spinge molto e bene (assist sciupato per Bianchi, gol fallito) ma dietro perde due volte Motta che lo grazia.
DI CESARE: 6,5. Impeccabile o quasi per un'ora buona. La sua uscita, figlia di un malinteso con la panchina, causa brividoni finali sui palloni alti.
OGBONNA: 6. Cose belle ma pure qualche leggerezza imperdonabile. La più rischiosa arriva nella complicatissima ripresa, con una palla persa al limite per eccesso di sicurezza.
GAROFALO: 6. In crescita. Torna il pendolino della scorsa stagione ma nel finale si concede pericolose licenze, come quando lascia solo Ventola davanti a Rubinho.
DE VEZZE: 6. Motorino onnipresente. Peccato che nel finale di primo tempo «dimentichi» due palloni nella sua area: il Novara non li sfrutta per un pelino.
DE FEUDIS: 6. Candidato al ruolo di «mister utilità». Anche se nello sbandone degli ultimi 30' pure lui perde la bussola.
LAZAREVIC: 6,5. Lerda gliene urla di ogni nell'orecchio per tutto il primo tempo: il giovane ha bisogno di essere disciplinato ma i numeri li ha. È l'esterno più vero del Toro e non risparmia corse per aiutare dietro.
IUNCO: 6. Suo l'assist (in scivolata) per il gol e continue prove di interessante intesa con Sgrigna.
SGRIGNA: 6,5: Non è decisivo ma, rete del capitano a parte, fa ancora le cose granata di maggior qualità.
BIANCHI: 6,5. Gran gol, da 3 punti. Il primo della sua stagione. Primi 25' meccellenti, ripresa triste con facile raddoppio sbagliato.