La Fiorentina marca il Toro
Un'altra giornata milanese per Pantaleo Corvino. Che ha incontrato amici e colleghi, parlato con procuratori, aperto e chiuso trattative nel giro dello stesso colloquio quando non c'erano i presupposti nemmeno per portale avanti. Soprattutto, ha provato ad aggiungere qualcosa alle sue certezze, la prima delle quali è che quest'anno deve lavorare di fantasia. Molta fantasia. E allora, il compito principale è di difendere il patrimonio esistente, dove per patrimonio s'intende i tre-quattro campioni attualmente nel gruppo di Prandelli. Ieri, ad esempio, il direttore sportivo viola ha chiacchierato con Giovanni Branchini, manager di Frey, e le buone nuove sono che non ci sono state nuove: l'offerta del Bayern rimane sotto traccia e di sicuro la Fiorentina non farà nulla per stuzzicare i bavaresi. Poi Corvino ha continuato nel suo ampio gito d'orizzone per capire dove e come intervenire. Partendo da una richiesta ricevuta: precisamente dalla Sampdoria per Semioli. Richiesta non respinta al mittente, ma accolta con un senso generale di freddezza che poche speranze ha lasciato all'interlocutore. A meno che i blucerchiati non siano disposti ad offrire sette milioni per l'esterno ex Chievo, allora se ne può parlare. L'eventuale sostituto? Guberti è un vecchio e sempre valdido obiettivo e anche se ormai il biancorosso del Bari pare destinato alla Roma, sarà fatto il possibile per inserirsi nell'affare e girarlo a favore della Fiorentina. Giusto per rimanere sulla fascia destra, intanto Corvino ieri sera si è spostato a Brescia per assistere al ritorno della semifinale play-off tra le ''Rondinelle'' e l'Empoli con occhi puntati su Andrea Rispoli, 20 anni, il laterale destro che piace per la difesa. Il preferito per il ruolo continua ad essere il Laziale De Silvestri, se non fosse che Lotito avanza pretese economiche non percorribili da Corvino. Pretese che sono nell'ordine degli 8-9 milioni. L'aggancio giusto per tornare a bomba sul discorso di partenza che rallenta o frena del tutto le operazioni viola. Però, Corvino ci prova in tutte le maniere e ieri ha dedicato buona parte del pomeriggio ad un lungo confronto con l'amico Rino Foschi, diesse del Torino. Tema: come mettersi d'accordo per far arrivare Bianchi e Dzemaili a Firenze, non da oggi due al centro dell'attacco e centrocampo. E se non entrambi, almeno Bianchi che è considerato l'alter-ego ideale a Gilardino. Il presidente Cairo ha negato con forza la possibilità di un prestito del centravanti, mentre voci in arrivo dal suo entourage vogliono i granata arroccati a quota sette-otto milioni per cedere il mediano svizzero-macedone che il Torino ha appena riscattato dal Bolton versando una somma pari a due milioni. Siamo nettamente fuori budget e da qui l'esigenza di Corvino di convincere Foschi, e quindi Cairo, a trovare una formula diversa per poter mettere le mani su due calciatori che potrebbero rinforzare in qualità e quantità la rosa di Prandelli. Per il reparto offensivo, se Bianchi rimane irraggiungibile, Corvino metterà in moto ancora la fantasia e, a tal proposito, l'alternativa a centrocampo potrebbe essere il ventunenne belga Naiggolan del Piacenza. Infine, Di Carmine e Lupoli, di rintro dai prestiti al Queen's Park Rangers e allo Sheffield United: ostacolata da problemi d'ingaggio la marci d'avvicinamento del secondo all'Ascoli che ha portato Di Tacchio a Firenze, per tutti e due i giovani attaccanti è stato apero un tavolo di trattaviva con il Bologna.