L'Ancona vuole la B
Ancona fa ricorso Il ricorso Perché l'attuale proprietà— quella che non è riuscita a iscrivere la squadra al campionato d serie B — non molla la presa. Ha incaricato ieri mattina l'avvocato Mattia Grassani di presentare il ricorso all'Alta corte di giustizia sportiva del Coni per la riammissione in B. O in subordine alla Prima divisione. Missione difficile, quasi impossibile. Lo ammette anche Grassani: «Sto studiando tutta la documentazione, ma la società deve fare qualche passo (fideiussione e pagamento dei contributi arretrati, ndr) se vogliamo essere combattivi». Il presidente Flavio Mais, anconetano, assicura: «Faremo di tutto per mantenere la B». L'ex amministratore delegato. Enrico Petocchi, socio forte e vero deus ex machina del club biancorosso, resta in silenzio e alza il solito no comment. La beffa Quando invece ci sarebbe da provare a spiegare per quali motivi l'Ancona non è riuscito a iscriversi alla Serie B, pur vantando crediti in Lega attorno ai 4 milioni, divisi in parti uguali tra contributi dovuti e i soldi da incassare per la cessione di Mastronunzio al Siena (una somma in arrivo solo tra qualche settimana, quando sarà troppo tardi)