Ghione: "Mi manca Ventura e anche lui sente il peso di non allenare tutti i giorni"
Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la Notizia, che non ha mai nascosto il suo tifo granata ha parlato di calcio a TMW Radio.
Dapprima si lascia andare a qualche battuta su Frank De Boer, l'allenatore che sembra ormai ai titoli di coda con l'Inter, che stasera incontrerà il Torino: "Mettiamo la parola fine su De Boer, penso che come lui in Italia ne avevamo tanti, c'erano tanti allenatori fermi in Italia, invece di andare a pescare nei Paesi Bassi si poteva guardare un po' più vicino... Thoir l'ha scelto, però bisogna capire se fosse in grado di scegliere o no a questo punto".
Parlando del Toro anche Ghione ha visto un Toro a due facce domenica contro la Lazio: "Sono soddisfatto di come è andato il primo tempo domenica scorsa con la Lazio, il secondo tempo no e non ha soddisfatto nemmeno Mihajlović. Ho visto la partita e secondo me l'allenatore doveva cambiare qualcuno nella ripresa, sia Ljajic che Iago Falque potevano essere sostituiti. Doveva esserci qualche cambio però abbiamo trovato una Lazio che nel secondo tempo mi ha sorpreso, nonostante avesse dei giocatoti fuori uso. Non è solo colpa del Toro ma è merito anche della Lazio".
Ghione sente un po' di nostalgia per Giampiero Ventura al Toro: "Mi manca, anche se sono amico pure di Mihajlović, ma io e Cairo siamo stati testimoni di nozze di Ventura e questo conferma la nostra amicizia. Mi manca perché quando vedevo le partite del Toro vedevo le sue facce, le sue sofferenze, ha questa mimica straordinaria, anche con l'Italia vedete le facce che fa. E' un uomo di calcio, ha bisogno di stare sul campo, mi diceva quando ci siamo visti poco tempo fa, che gli manca il campo, i ragazzi. Con le idee calcistiche che ha lui è difficile metterle in pratica in Nazionale. Un uomo come lui, maniacale: i giocatori poi hanno difficoltà ad assimilare tutto quello che lui dice e lo dimostra la partita che ho visto dell'Italia conto la Spagna, abbiamo sofferto da morire. Con il suo gioco non è facile affrontare una squadra come la Spagna se gli automatismi non sono perfetti".