Con Sgrigna....

19.12.2009 08:45 di  Raffaella Bon   vedi letture


© foto di Federico De LucaIl Vicenza è atteso oggi dal big match contro un Torino voglioso di riprendere il proprio cammino. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con l'attaccante biancorosso Alessandro Sgrigna.

Che partita ti aspetti col Torino oggi?
"Spero possa essere una bella partita, divertente, con tanti gol e spettacolo, ma magari con un gol in più per noi che sancisca la nostra vittoria. Sia noi che loro veniamo da una sconfitta, loro dopo il ritiro cercano i tre punti e noi vogliamo riscattarci davanti al nostro pubblico".

Il ritiro può essere positivo per il Torino?
"A volte possono essere anche dannosi".

Il Vicenza sta andando secondo le aspettative?
"Sì, magari ci manca qualche punticino e domani speriamo di ottenerli nonostante la partita sia molto difficile".

Ti aspettavi un Torino così?
"Sinceramente non me l'aspettavo, non ti puoi aspettare che una squadra attrezzata come il Torino possa passare un momento così difficile. L'arrivo di Beretta, per ora, non ha portato la scossa dovuta e speriamo che non arrivi nemmeno ora, ma dopo il cinque gennaio".

Come ti spieghi questo?
"Quest'anno si vede un campionato molto più equilibrato e si vede che molti lottano per i playoff, ma sono sicuro che squadre come il Lecce ed il Torino alla fine, visto che hanno valori, usciranno su tutte".

Ma come mai non c'è stata questa resa?
"A volte ci si dimentica che si gioca contro degli avversari e il merito, magari, è anche delle squadre che ti mettono in difficoltà".

Qual è la sorpresa della stagione?
"Direi l'Ancona, che sta facendo molto bene. Dopo aver fatto i playout lo scorso anno si ritrova seconda e sono contento per loro dato che là ho diversi amici. Poi dico anche il Cesena, ma non mi stupisce perché è una squadra tosta in difesa, la meno battuta del campionato, e se prendi pochi gol hai più possibilità di stare in alto in classifica".

Parliamo di te, come hai iniziato col calcio?
"Ho iniziato a sei anni, nella squadra del mio quartiere, poi a undici mi sono trasferito alla Lodigiani dove ho trovato giocatori come Di Michele e Stellone".

Quando hai esordito?
"Ho esordito a sedici anni, con l'Ancona, dove ho fatto anche un assist. Il primo gol è arrivato invece alla seconda gara in casa e me lo ricordo ancora con tanta emozione".

I gol sono importanti per gli attaccanti?
"Direi fondamentali, ma io non sono un goleador e aiuto anche i compagni a farli con i miei assist".

Poi com'è proseguita la carriera?
"Fra andate e ritorni sono da undici anni del Vicenza".

Chi sono gli allenatori che ti hanno dato di più e di meno?
"Di meno preferisco non parlarne, anche perché mi hanno dato meno a livello umano. Fra chi mi ha dato tanto dico Maran, che mi ha ridato la voglia di giocare a calcio. Stavo per smettere, non solo per colpa dell'allenatore, ma per vari motivi e anche per colpa mia".

Cosa vedi nel tuo futuro?
"Ora penso a finire questo girone d'andata, poi si vedrà. Al momento non so ancora nulla".

C'era qualcosa di vero nelle voci che ti volevano all'Atalanta?
"Penso fossero solo chiacchiere. Io non ho mai pensato ad andare via, anche perché sono concentrato sul Vicenza ed il resto non mi interessa".

Cosa vorresti sotto l'albero?
"La salute per me e per la mia famiglia, poi vorrei ricordare bene mia madre".