Clamorose rivelazioni dell'Uomo Nero su Moggi e la Juventus
Il ritorno, fragoroso come una cascata d'acqua nel deserto, ha avuto il dono di dissetare un terreno, quello della polemica, spesso e volentieri teleguidato verso scopi predefiniti. L'Uomo nero, pur con i difetti di ogni monologhista, è riuscito nell'impresa di rendere impossibile ogni previsione circa la vittima sacrificale dei propri sermoni. E questa volta, l'anticipazione, assai tonica e nel contempo rumorosa, ha investito un'importante società della massima serie…
Nell'ultima puntata, ha accennato ad una vicinanza con il Napoli.
Risposta – Moggi è il confidente di Marino, il direttore sportivo del Napoli. E' Luciano Moggi con la sua competenza il segreto dell'ottimo campionato del Napoli. La sua grande capacità gestionale è al servizio della società di De Laurentiis, e se le cose andranno come penso, e come pensa il presidente della società partenopea, presto con il proscioglimento arriverà anche l'investitura ufficiale.
Domanda – Si rende conto delle cose che dice?
Risposta – Si, lei si rende conto delle domande inutili che fa? Moggi e Marino sono quasi fratelli. Il segreto è nella fede verso un santo. Tutti e due sono devoti di Padre Pio, ed ogni anno si recano a S. Giovanni Rotondo. Un anno con la macchina di Moggi, e con il suo fido autista, una con quella di Marino. Partono insieme e restano li per un po', facendo visita ai frati, ottenendo reliquie e piccole immagini del santo. E' un modo per purificare l'anima. Sa, chi opera con i soldi, deve sempre lavarsi la coscienza, deve sempre chiedere perdono per avere a che fare con ciò che è peccato, cioè il denaro. Non escludo, in futuro, Moggi come consulente di De Laurentiis e Alessandro, ovvero suo figlio, come direttore generale, con Marino alla Juventus come direttore sportivo. Sarebbe l'ovvio, per non dire scontato, risultato matematico di una equazione perfetta. (3)
Domanda – Ma Marino ha le qualità per ripercorrere la carriera di Moggi?
Risposta – Ne è l'erede. L'idea Marotta mi fa accapponare la pelle. Beppe Marotta già a Palermo soffrirebbe di vertigini, figuriamoci a Torino. La vuole una notizia su Marino?
Domanda – La smetta di farsi le domande da solo. Faremo la fine di Totò e Peppino, le è chiaro ciò?
Risposta – Ride – Marino è prima di tutto un grande uomo, oltre ad essere una grande persona. Ai tempi di Pescara, pensi, ospitò a casa sua l'allora giovane Esposito. Si, Mauro Esposito può essere considerato il figlio adottivo di Marino. Gli fece da padre, vivevano insieme quando il ragazzo, ancora molto piccolo, lasciava intravedere qualità che poi ha smarrito. Le ricordo che ciò che dico, è tutto verificabile. Domandino, i direttori dei giornali, ai diretti interessati. Anziché contattare lei per chiederle di vendermi al miglior offerente, offrendole contratti con loro.
NESTI: PREMESSA - L'"UOMO NERO" E' UN PERSONAGGIO DEL MONDO DEL CALCIO, CHE ACCETTA DI PARLARE SOLO CON LA "COPERTURA" DELL'ANONIMATO. CONTROBATTERO' LE SUE AFFERMAZIONI, A FINE INTERVISTA, OGNI VOLTA CHE SARA' NECESSARIO, PER DISTINGUERE LA MIA POSIZIONE DALLA SUA. (3) MARINO E' TALMENTE BRAVO, NEL NAPOLI, DA NON AVERE BISOGNO DI NESSUNO. SE PUO' AVERE CHIESTO CONSIGLI A MOGGI, VALE LO STESSO DISCORSO CHE AVEVO FATTO PER SECCO. NON E' UN REATO CHIEDERE CONSIGLI AL PIU' GRANDE COMPETENTE DI CALCIO DEL MONDO. AVETE CONTATO QUANTE "CREATURE" DI MOGGI ERANO IN CAMPO NELL'ULTIMA FINALE DEI MONDIALI, FRA ITALIA E FRANCIA? ESCLUDO RUOLI PER MOGGI, PRIMA DELLA SCADENZA DELLA SQUALIFICA: NESSUN PRESIDENTE E' COSI' PAZZO DA INGUAIARSI CON UN DIRIGENTE SOSPESO.