Basha: "La mentalità è quella di dare sempre il massimo"
Il gruppo merita tanto. Per il centrocampista con il Bologna non è stata la partita più bella che il Torino abbia giocato, ma contano solo i tre punti conquistati e bisogna guardare con fiducia alla gara con la Roma e prepararla bene.
Siete tornati a vincere in casa, forse eravate più determinati del Bologna che vista la classifica aveva più bisogno di voi di fare punti?
“Volevamo vincere, come lo vogliamo ogni partita. Magari qualche partita non ci è andata bene, ma lasciamo stare gli episodi che ci sono capitati. Ultimamente, soprattutto nelle due partite fuori casa con Lazio e Napoli, abbiamo dimostrato di essere una squadra che ci tiene, che gioca bene a calcio e che può giocarsela con tutti. Oggi abbiamo disputato una grande partita, magari non sarà stata la migliore in assoluto, però era importante portare i tre punti a casa perché alla fine si trattava di uno scontro diretto”.
Ha dimostrato di essere un calciatore che può giocare in serie A, anche oggi ha dato un notevole contribuito. Una rivincita nei confronti di chi ha creduto poco in lei?
“E’ difficile dire se sono un giocatore da serie A, è troppo presto per dare un giudizio, però io la fiducia del mister l’avevo anche quando non giocavo. A inizio stagione mi ha detto: continua a lavorare, non ti preoccupare, stai sereno e fatti trovare pronto quando arriverà il tuo momento, poi se giocherai due, cinque o dieci minuti toccherà a te trovarti il tuo spazio, dipenderà tutto da te”.
D’Ambrosio oggi era il capitano, dopo l’uscita di Bianchi, e ha segnato, anche lui come lei era partito non in pole position nelle graduatorie di inizio stagione e ha saputo cogliere le opportunità. Un messaggio positivo per tutti?
“Io ho sempre detto che questo gruppo merita tanto, dobbiamo accettare anche le critiche che ci hanno fatto, questo fa parte del calcio, però il gruppo che c’era l’anno scorso e che c’è quest’anno è fantastico perché gente come D’Ambrosio, che gioca fuori ruolo, fa sempre bene e bisogna fare un applauso a Meggiorini che si è stirato e ha continuato a stare in campo dandosi da fare. La mentalità è questa: chi gioca dà sempre il massimo e si cerca di trovare il risultato giusto”.
Ieri mister Ventura aveva detto che sarebbe stata una gara dove bisognava avere molta pazienza e che il Bologna, com’è avvenuto, sarebbe stato molto chiuso. Avete trovato delle difficoltà durante la partita?
“Mah, un po’ di difficoltà sì, come aveva detto il mister è normale che le squadre che vengono qui si chiudano, soprattutto il Bologna che doveva fare punti. In settimana abbiamo preparato delle giocate e dovevamo metterle in pratica e ci siamo riusciti abbastanza. Quando una squadra gioca con la difesa a tre e poi i due laterali indietreggiano gli spazi si chiudono e diventa difficile. Direi che oggi abbiamo fatto un po’ di fatica e, come ho detto, non è stata la partita più bella di quest’anno, ma conta aver conquistato i tre punti”.
Forse faticate più davanti, mentre dietro concedete poco o nulla.
“Lasciamo stare il discorso dell’attacco perché non c’entra niente. Tutta la squadra deve costruire il gioco partendo dal portiere e dai difensori e passando per i centrocampisti, gli attaccanti non hanno responsabilità. Magari sarà colpa di noi centrocampisti che non riusciamo a rifornirli adeguatamente. In tante occasioni facciamo fatica perché le altre squadre sono brave a chiudere le nostre giocate, quindi è una cosa generale. Godiamoci questi tre punti e guardiamo con fiducia alla partita con la Roma e prepariamola al meglio”.
L’Olimpico vi ha di nuovo riabbracciato dopo l’ultima gara interna con il Parma dove le cose erano andate diversamente.
“Nell’ultima partita con il Parma siamo stati sfigati diciamo la verità, scusate forse non si può dire sfigati ormai comunque l’ho detta (ride, ndr), perché fino all’espulsione ingiusta di Sansone stavamo giocando bene e alla pari con i nostri avversari, magari i tre gol sono stati un po’ pesanti, ma espulsione ha cambiato la partita. Oggi abbiamo fatto questi tre punti importantissimi, veramente, con il Bologna in uno scontro diretto e lasciamo stare tutto il resto”.
Con questi tre punti avete acciuffato il Milan in classifica, a inizio stagione non ve lo sareste mai aspettato.
“Non sono paragoni da farsi, questi punti servono per la salvezza e poi chi abbiamo davanti o dietro non interessa. Ci servono quaranta punti per restare in serie A, poi vedremo dove riusciremo ad arrivare”.