Toro, calma e concentrazione

19.11.2008 12:50 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: srweb.eu
Toro, calma e concentrazione
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Guardando lo slip di Plasmati il Toro si è scoperto in mutande, nel senso che la classifica piange i punti persi fra disattenzioni e arbitraggi.



Oggi gli argomenti del giorno sono sostanzialmente due: la correttezza del “mutandista” etneo e la panca di GDB.



Immaginiamo la faccia di Sereni, rapito dalla visione del lato B dell’attaccante del Catania, mentre si lascia andare ad un commento senza freni del tipo: “Oibò”!

Diciamo che nella vita serve un po’ di tutto, fortuna o “culo” che dir si voglia, ma diciamo anche che la punizione di Mascara era proprio ben tirata e che Sereni un pochino, poco, poco, ha dormicchiato.

Tutte le domeniche vediamo gomitate, spinte, sputacchi, insulti, svenimenti in area ecc., e ora ci si scandalizza per una mutanda?

Furbata all’italiana direbbero oltre manica, dove notoriamente ci amano come le zecche, di genio mediterraneo invece parlano nell’isola di Camilleri.

Già l’idea di mettere quattro giocatori quattro, davanti al portiere mi sa che non sia proprio regolare; ma erano tutti in gioco al momento del calcio di Mascara? Forse anche il guardalinee, guardava la mutanda?

Malizia e carattere queste le doti del Catania, mentre i “nostri” ancora una volta si sono comportati come i primini al liceo.

Per chiudere il discorso diremmo che la lezione dovrebbe servire a qualche cosa: pensare anche in casa granata a qualche cosa che porti punti nel granaio? Per carità nessuna scorrettezza, ma quantomeno la consapevolezza che senza una ostinata caparbietà unita a qualche colpo di “genio” si rischia di affondare.



Passare al discorso allenatore ora è facile.

Se la barca affonda il primo che salta è il timoniere o capitano che dir si voglia.

Sembra destino che GDB non riesca ad essere profeta in patria, anche se qui vogliamo andare un po’ controcorrente: ma siamo così sicuri che Cairo lo voglia silurare?

Se facciamo la lista dei pacchi, pacchetti e contropaccotti che il Pres. si è preso da quando si cimenta nella gestione di una squadra di calcio, di nomi ne mettiamo in fila parecchi e i primi sono quelli degli allenatori.

Zaccheroni: uomo capace, simpatico, educato, con una visione del gioco del calcio di prima categoria. Ecco di primissima categoria, nel senso che nelle sue squadre devono giocare gli Ibra e i De Rossi e non gli Elvis e i De Ascentis (con tutto il rispetto).

Contratto faraonico, per il Toro, e poi in una nottata a Verona, con una squadra da “vergogna”, nel senso che quella partita non l’ha nemmeno giocata, abbandonato sul ciglio della strada al suo dorato destino.

Novellino: arrivato con una visita ai ruderi del Fila (sempre più blindato), si fece il segno della croce prima di entrare inforcando un paio di nuovissimi occhiali granata, è finito poi come una sorta di pazzo che “berciava” in solitudine su di un campo d’allenamento nascosto, più alla visione di qualche giornalista con cui battibeccava, che non per schema.

Pareggi e delusioni, Rosina e Di Michele, palloni che non entravano mai il ricordo che ha lasciato.



Giocatori come Vryzas, Melara, De Suosa, Orfei, Ungari, Dou Dou, Abbiati, De Ascentis, Konan, Fiore, Pancaro, Oguro, Bjelanovic, Lanna, Recoba, Ventola, in più aggiungiamo anche Malonga oggetto misterioso, equivalgono ad una bella “paccata” di milioni che il nostro Pres ha pagato.



Ora, vogliamo dire che anche De Biasi, fa parte della lista? Non pensiamo proprio!

Pensare che Cairo questa lista, a cui probabilmente lui aggiungerebbe anche qualcun altro, non se la sia fatta, lo riteniamo difficile se non impossibile.

Credere che con un campionato ancora tutto da giocare si voglia già girare pagina, non pensiamo che rientri nello schema Presidenziale.

Certamente se non dovessero arrivare mai i risultati sarebbe difficile sostenere oltre la causa di GDB, ma riteniamo che non si arriverà fino a questo punto.



Anche il Catania si ritroverà presto con qualche sconfitta in più e visto il clima da guerriglia che si respira (Zenga la settimana scorsa: “Se il problema sono io, basta dirlo…”) passerà momenti critici, il campionato sta ritornando ad una fisionomia più scontata e anche squadre come il Cagliari non si ritroveranno più con punti regalati dalla buona sorte e dagli arbitri.



Ma se una volta tanto si provasse a fare tutti squadra senza andare alla ricerca di un capro espiatorio? Certo De Biasi poteva togliere Diana, mettere un centrocampista al posto di Elvis, ma se Barone segnava quel gol nel primo tempo? E se sempre Barone riusciva a mettere in mezzo un pallone degno, proprio un attimo prima dello svarione che è costato il tris di Mascariello?



Se, se … ! E se il Toro rifilasse tre belle “perozze” ai Berluscanti? E se Aimo si riscattasse con un paio di bei cross? E se Rosina entrato nell’ultimo minuto segnasse un gol, uccellando il Milan quando non c’è più tempo per recuperare? … Se, se…!

Se così andasse GDB il genio, verrebbe portato in trionfo, quando si dice la coerenza.



Una certezza c’è però, nella porta del Milan c’è Super Abbiati, l’uomo più simpatico che abbia mai vestito il granata, la saponetta umana che ha allietato per un’intera stagione il popolo granata, speriamo proprio che l’Olimpico gli evochi antichi ricordi, ripagando tutti delle fresche sofferenze.


GMC