Sensounico, festa del Capitano. Grazie perchè...

16.02.2013 00:44 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, festa del Capitano. Grazie perchè...
© foto di Sensounico

Nonostante non sia il giorno prefissato per il nostro concerto settimanale, abbiamo il piacere di scrivere per raccontare di una bella iniziativa a cui abbiamo preso parte: il compleanno di Rolando Bianchi organizzato dal Museo del Grande Torino. Ma siccome l’anima del musicista imperfetto ed alle volte improvvisato prende il sopravvento sulla semplice e un po’ asettica narrazione e descrizione dell’evento, non ho potuto fare a meno di trovare un paio di brani coi quali accompagnare questo racconto. Il primo, scontato, è la classica canzoncina che in tutte le lingue del mondo è stata cantata a tutti gli abitanti della Terra almeno una volta: ”Tanti auguri a teeeeee, tanti auguri a teeeeeee…” etc etc. chiaramente dedicata al Capitano per i suoi 30 anni. Ma in realtà il pezzo che ci terrà compagnia per tutto lo scritto sarà “Grazie perché” del 1998 di Gianni Morandi.


Innanzitutto grazie a Domenico Beccaria, presidente del Museo, a Mauro Pioli della PGM video, nonché a Giampaolo Muliari e a tutto lo staff del Museo (peraltro appassionato, cortese e competente ) per l’invito rivolto ai Sensounico e soprattutto per l’accoglienza squisita: nonostante la numerosa presenza di invitati, passanti casuali e “imbucati” alla festa, si sono rivelati come sempre ottimi padroni di casa, non lesinando saluti e attenzioni  ad ognuno dei presenti .


Grazie alla Signora Maroso, sempre presente alle manifestazioni  del Museo e sempre dolce e gentile, come a ricordare, se mai ce ne fosse il  bisogno, quel legame indissolubile col passato glorioso di questa società calcistica.


Passate da poco le 18, ecco varcare la soglia il Capitano accompagnato da suo fratello Riccardo: un applauso caloroso ( che è dir poco) accoglieva Rolando che in un misto di imbarazzo e timidezza elargiva a tutti ringraziamenti e strette di mano. Dopo un breve presentazione del padrone di casa Mecu Beccaria, veniva  proiettato un video preparato per l’occasione col montaggio di alcuni dei gol più belli di Bianchi, immagini tratte dal dvd  “Gli Eroi del Capitano” e la chiusura finale con i festeggiamenti sul Toro di cartapesta il giorno della promozione, con l’urlo della Maratona che scandiva, incitata dallo speaker, il suo nome: “Bianchi….Bianchi…Bianchi!” Poi nel finale una scritta  compariva: “Buon compleanno Capitano…Grazie di tutto!” Proprio l’ultima frase faceva partire i commenti dei presenti che invitavano Rolly a non andarsene…( come se dipendesse solo da lui…).
Dopo una serie di regali che Bianchi riceveva non senza imbarazzo e soprattutto con una incredibile umiltà sincera nel ringraziare gli omaggianti, rispondeva alle domande sul suo futuro, ancor oggi incerto, dicendo che fino a giugno onorerà la maglia che indossa senza risparmiarsi e cercando d’essere degno della fascia che porta al braccio: gli occhi di tutti i presenti, a quelle parole tanto semplici quanto sincere, non potevano che illuminarsi ed emozionarsi visti i tempi “mercenari” che il calcio sta vivendo in questi ultimi anni, dove i calciatori cambiano più spesso maglia che calzini e ad ogni presentazione sostengono d’esser stati  tifosi della squadra, nella quale approdano, fin da bambini ( come può uno svedese esser stato tifoso di Juve, Ajax, Milan, Inter, PSG, Barcellona…dai un po’ di coerenza almeno!). Parole scontate e di facciata qualcuno potrà pensare…ma oneste, vista la dimostrazione di attaccamento ai tifosi, alla maglia e alla città che ha sempre dimostrato in questi 5 anni in campo e fuori.


Poi Bianchi veniva portato a brindare in una saletta adiacente all’atrio con dell’ottima aranciata d’annata ( e se non è professionalità questa!!) prima di darsi in pasto ai tifosi per foto, autografi e qualche scambio di battute: in tutta onestà non ho mai visto un calciatore di tale livello, farlo con così tanta serenità e pazienza, senza far mancare mai un grazie, una carezza ai bambini o un sorriso ai tifosi che se avessero potuto se lo sarebbero portato a casa. Dopo una lunga attesa, Mecu ci portava da Rolly presentandoci: “Loro sono i Sensounico, gli autori della canzone per il Grande Torino!”. E con un grande sorriso timido e con una gentilezza fuori dal comune, il Capitano rispondeva:” I Sensounico?Vi leggo sempre, grazie per tutto ciò che scrivete su di me!” Quindi probabilmente in uno di quei numerini in alto che indicano gli utenti online, del sito  potrebbe celarsi Rolando Bianchi, che magari spera di leggere qualche indiscrezione sul suo futuro in granata. Il mio stupore di fronte a cotanta cortesia e umanità mi ha fatto balbettare un qualcosa di incomprensibile ma mi ha dato spunto per questo articolo scritto ora di getto per non rischiare di perdere le tante sensazioni positive che il numero 9 ha saputo regalare a me e a tutti i presenti con la sua semplicità. E mi ha fatto capire perché sia forse il calciatore più amato negli ultimi anni dai tifosi granata.


Durante una sessione di calcio mercato Petrachi in una intervista dichiarava che il profilo dei giocatori da prendere per il Toro doveva rispettare si il lato tecnico ma soprattutto quello umano: beh…caro Petrachi, il Toro ha il suo Top Player e di nome fa Rolando!

 

Dave dei Sensounico