Toro, è tempo di mercato
Siamo a metà dicembre e con la situazione di classifica deficitaria intervenire sul mercato è diventato assolutamente necessario. La squadra, dopo l’ennesimo ko interno è finita in ritiro, con la speranza che questa esperienza sia rigenerante. Ci crede Beretta, che nell’occasione di restare tutti uniti si riesca a tirar fuori il meglio per le prossime partite, ma è chiaro come lo stesso tecnico stia iniziando a dare indicazioni a Rino Foschi per portare qualche accorgimento a campionato in corsa.
Il problema più evidente è a centrocampo, da inizio stagione al di sotto delle attese. Quasi un girone intero è più che sufficiente per ritenere gli acquisti di Loviso e Belingheri non all’altezza, Gorobsov troppo acerbo e Leon sorpresa negativa.
In cabina di regia il rumeno Codrea sarebbe il sogno: il rumeno, protagonista della promozione (poi cancellata per fallimento) della stagione 2004/05, tornerebbe volentieri da Beretta, che ha avuto a Siena. In più in Toscana sono previsti ribaltoni a gennaio per cercare di salvare il salvabile. E per questo che un’eventuale cessione proprio di Codrea potrebbe essere ipotizzabile. Più semplice, comunque, arrivare a Genevier, utilizzato col contagocce sempre dal Siena e per questo con le valigie in mano. Non è da scartare l’ipotesi Sergio Volpi. Per l’attempato regista sarebbe uno sbarco a Torino con qualche anno di ritardo, considerato che fu fortemente voluto all’epoca da Walter Novellino. La sua avventura alla Reggina è iniziata malissimo e sta finendo peggio. Ieri sera, infatti, non è stato convocato per la partita contro la Triestina. Una scelta dettata dal tecnico Ivo Iaconi, subentrato proprio al suo mentore Novellino, e condivisa dalla società amaranto. Una guida esperta a centrocampo nel breve periodo, come può essere quello fra gennaio e giugno è l’ideale per il Torino. Un usato sicuro che avrà meno incognite e problemi d’inserimento su eventuali “scommesse”.
Non è solo Sergio Volpi l’unico epurato reggino ad essere entrato nel mirino del Toro: le sirene su Antonio Buscè infatti iniziano ad accendersi. L’esterno destro sarebbe l’ideale per un 4-4-2 con Gasbarroni sul lato opposto. Buscè, nelle stagioni all’Empoli ha sempre garantito corsa, piedi buoni e un discreto bottino di reti, cosa da non sottovalutare considerata la Bianchi-dipendenza della squadra. Un suo eventuale arrivo comporterebbe l’addio certo di Leon, altro giocatore clamorosamente bocciato.
Altro possibile intervento è previsto in attacco. Punto fermo Rolando Bianchi, c’è bisogno di una punta che sappia completarsi con il capocannoniere, considerate le troppe pause di David Di Michele. Vantaggiato ha perso del tutto crediti e Arma è inadeguato per le aspirazioni di promozione del Torino. Osvaldo è il sogno. L’atrgentino è di fatto riserva della coppia Zalayeta-Di Vaio a Bologna, ma arrivare a lui non è facile. I felsinei, infatti, solo un anno fa hanno investito pesantemente, in termini economici, sull’ex viola e difficilmente lo svenderanno. L’idea è percorribile inserendo nella trattativa la cessione in Emilia di David Di Michele. Da tenere in considerazione la pista Succi. A Palermo ha pochissimo spazio e come lo stesso Zamparini ha ammesso, lascerà la Sicilia per giocare con continuità. Nelle poche occasioni avute l’attaccante ha dimostrato di saper stare nella massima categoria, figurarsi in cadetteria. Su di lui, però ci sono gli occhi di mezza serie B, su tutte Reggina e Brescia che, come il Toro, stanno deludendo le attese e preparano la rivoluzione invernale.