Torino: nome per nome, il punto sulle trattative di mercato
LE ULTIME - Nella trasferta di Firenze, il patron Cairo smentisce categoricamente d'aver parlato, con il collega Della Valle, di calciomercato. Ma non è proprio così, visto che, anche alla presenza del d.s. viola Corvino, qualcosa s'è mosso. A tessere le fila è stato proprio l'ex dirigente del Lecce, che ha sondato nuovamente il terreno per Dzemaili. Lo svizzero è stato riscattato dal Toro, ma in Toscana non si danno per vinti e continuano a sognarlo in maglia viola, così come Cairo continua a sognare il ritorno in granata dell'eclettico Semioli. Intanto il numero uno granata ha incaricato direttamente Rino Foschi di gestire la questione Davide Bottone, il quale ha richieste da mezza serie B e vuole quanto prima sapere il da farsi, visto che attualmente è in prestito al Vicenza (e la società biancorossa ha il diritto di riscatto). L'impressione è che per il 23enne la questione non sia per niente semplice. Infine, arrivano dall'Inghilterra, dal tabloid Daily Express, le intenzioni alquanto chiare di David Di Michele, il quale non ha intenzione di far ritorno in Italia e vorrebbe essere acquistato a titolo definitivo dagli Hammers.
DZEMAILI - Abbiamo seguito i risvolti, sino alla tanto attesa parola fine riguardante il macedone, ma di passaporto elvetico. Blerim Demaili resterà al Toro, il patron Cairo ha preso di polso la situazione e versato al Bolton i due milioni necessari per rendere il centrocampista granata a tutti gli effetti. "Finalmente una fissa dimora. Essere al 100% del Toro mi rende orgoglioso e più sereno", ha affermato il giocatore di Camolese, salito alla ribalta specialmente nella prima parte di campionato. Su di lui, negli ultimi periodi, s'era fiondata la Fiorentina, ma il Toro ha messo al sicuro uno dei suoi pezzi più importanti, potendolo considerare uno dei possibili perni per la prossima annata. Si spera nel gotha del calcio nostrano…
ABATE - Il diretto interessato ha detto di "non dover dimostrare nulla", Ancelotti è sembrato titubante, senza comunque pronunciarsi troppo. Il fluidificante dell'Under 21 è uno dei punti interrogativi più importanti e pesanti nell'economia della squadra, e se ne è parlato anche domenica sera, quando l'esterno alto ex Empoli e Piacenza ha affrontato il "suo" Milan, con cui è in compartecipazione libera. La situazione è tutta da vedere e starà alla volontà dei rossoneri se reputare, o meno, all'altezza l'ex empolese, altrimenti starà al Toro proporre una lauta offerta e tenersi in casa un ottimo talento del nostro calcio. In ogni caso l'alternativa è già in tasca, si chiama Franco Semioli. Sicuro partente a fine stagione, Cairo tornerà a bussare alle porte della Fiorentina (come nel mercato invernale, quando battè il ferro, senza risultati, per circa tre settimane). Probabile che l'ex clivense approdi alla corte granata.
ATTACCO – E'certamente il tallone d'Achille d'una squadra che annaspa nei bassifondi della classifica, nel disperato tentativo di mettersi in salvo. Nella scorsa finestra invernale la società ha preferito non muoversi in questa direzione (anzi, è partito Amoruso), puntando e sperando su un improvviso riscatto dei vari Bianchi, Ventola, Stellone, che invece hanno regalato qualche sporadica gioia. Indubbiamente, il reparto offensivo andrà rinforzato e le ultime indiscrezioni parlano d'un primo assalto fallito. A Riccardo Meggiorini, punta che sta trascinando il Cittadella alla salvezza in B. Cairo è titubante circa il rendimento a livelli così alti del 23enne, che peraltro è attualmente in comproprietà tra l'Inter ed il club veneto, con il prezzo di metà cartellino che s'aggira su 2,5 milioni di euro. Molto probabilmente Meggiorini finirà all'Atalanta (avvantaggiata su granata, Udinese e Cagliari) e il Toro si butterà su altri obiettivi. O meglio, su un ariete da doppia cifra. La mossa, da non fallire, spetterà al "fiuto" del diesse Foschi, che potrebbe riallacciare le fila per il discorso Di Michele o per quelli, rimasti tali nel mese passato, che portano ai vari Fornaroli, Lupoli, Langella. Ma forse ci vorrà uno sforzo maggiore, per portare sotto la Mole qualcosa di veramente più sostanzioso …
SEMIOLI/ROSINA/BARONE - La stagione è ancora in corso, ma Foschi è in stretto contatto con Corvino, il quale è intenzionato a cedere alle richieste per il mediano viola classe '80, nato in provincia di Torino e cresciuto calcisticamente nelle giovanili toriniste dal 1997. Semioli, a fine stagione, finirà sulla lista dei partenti, i granata sono in pole, ma indubbiamente ci sarà bagarre per l'esterno già seguito a gennaio da Cairo e acquistato dai toscani nel luglio 2007 per quasi 7 milioni di euro. Capitolo Rosina: sulla scrivania del diesse Foschi è giunto un fax per l'ex Parma dal Lione, fortemente interessato al giocatore, le cui prestazioni sono in forte calo da ormai tre anni a questa parte. I francesi sono quanto mai decisi e hanno proposto una cifra vicina ai 10 milioni di euro, con il mister Claude Puel che vede nel giocatore granata un futuro campione e vuole averlo a tutti i costi a sua disposizione per il prossimo anno. Il Toro però, vista la situazione di classifica, tiene tutto in stand by, in attesa di conoscere i verdetti di questa tribolata stagione. Guai a sbilanciarsi, come nel caso di Barone, il quale dovrà decidere autonomamente il proprio futuro, senza badare ad alcun vincolo. Queste le sue ultime parole a proposito: "Sono rimasto perché sono testardo, fino a giugno voglio restare qua, poi si vedrà".
RUBIN/DELLAFIORE - Partiamo dal terzino, su cui aumentano le voci che lo vorrebbero nel mirino d'una Inter decisa all'assalto. Foschi cerca di sminuire, ma la società di via Durini ha già preso i dovuti contatti, mettendo le mani avanti a un paio di mesi dall'apertura ufficiale del mercato estivo. E' stato Mourinho a "consigliare" Marco Branca, il quale ha prontamente contattato l'agente del giocatore Bruno Carpeggiani, che rivela: "Mi chiese quale era la situazione contrattuale del ragazzo, penso siano interessati. Di sicuro dovremo incontrarci con Cairo perché Matteo è forse quello che guadagna di meno al Toro". A fine stagione, si spera a salvezza acquisita, resterà Paolo Hernan Della Fiore? Per il difensore la questione si ripropone un'altra volta, proprio come nella precedente breve avventura vissuta sotto la Mole. Ma stavolta, per volontà del diretto interessato, il finale dev'essere scritto diversamente, in sintonia con le buone prestazioni del giocatore argentino, che non nasconde certo la sua volontà: "Io ho già deciso, sul mio futuro la decisione spetta solo al Torino. Sarei felicissimo di restare: non voglio giocare solo sei mesi per mettermi in mostra e poi ripartire. Questa volta vorrei fermarmi".
CAMOLESE - Come non mai, il suo destino è legato alla salvezza. Altrimenti Cairo potrebbe nuovamente sbarazzarsene, anche se non è sicura nemmeno questa ipotesi. La più solida, certamente, è quella d'un Toro che riesca a rinsavire, a tirarsi fuori da queste tremende sabbie mobili e a "regalare" al neo allenatore torinista la ri-conferma in panca. Il patron granata, infatti, difficilmente deciderà di stravolgere nuovamente la guida tecnica e si ritroverà a fare i conti con le pretese, giuste e dovute, del mister classe 1961, che s'è fatto convincere, dopo vari e intensi colloqui, dal d.s. Foschi ad accettare un "contrattino" di quattro mesi, a cottimo, come lo ha ribattezzato qualcuno. Il tecnico di S. Mauro Torinese, per primo, ha dichiarato di crederci, ha spronato i suoi come solo i veri sergenti sanno fare: c'è da star certi che, se porterà a termine l'impresa, difficilmente i dirigenti granata potranno esimersi dal confezionare il prolungamento contrattuale.
CESSIONI - Per un vero bomber che tutta la piazza attende, un altro pronto a salutare la Mole e dintorni. Si tratta di Roberto Stellone, la cui avventura in granata sembra giunta al capolinea, visto il basso rendimento e, soprattutto, il contratto in scadenza. L'ex Genoa difficilmente rinnoverà e ha già fatto sapere le sue intenzioni: come in passato, rifiuterà proposte dall'estero perché convinto di poter continuare a giocare in serie A. Empoli e Livorno, che già hanno drizzato le antenne, torneranno alla carica in caso di promozione e una delle due, a pensarci bene, sembrerebbe proprio la chance ideale per un attaccante desideroso di rilancio. E di gol soprattutto. Capitolo Pratali: fosse per lui vorrebbe più spazio per giocarsi le proprie possibilità, ma le sirene dello Zenit di San Pietroburgo sono così fragorose da avere un richiamo fortissimo. Specie per un difensore come lui, finito ai margini della squadra e spedito in campo col contagocce. Tanto che, per la stracittadina con la Juve, non è stato neppure convocato (per motivi apparentemente tecnici). I russi, che hanno abbandonato la pista poco economica che porta a Meira del Galatasaray, sarebbero disposti a pagare il dovuto l'ex 29enne empolese, pronto a volare al servizio degli zar.