Alla scoperta di Ignacio Scocco
A soli tre mesi dall'inizio ufficiale del Calciomercato è già tempo di voci e di presunte trattative in corso. Per quanto riguarda il Torino, non c'è nome più attuale di Ignacio Scocco. Infatti, pare proprio che il viaggio di Petrachi in terra argentina abbia avuto come principale obiettivo quello di assicurarsi l'italoargentino classe 1985. Ne vale la pena? Sarebbe un acquisto azzeccato oppure potrebbe andare a riempire la già ampia rosa dei sudamericani che in Italia hanno fallito miseramente? Scopriamolo insieme, dati alla mano.
Ignacio Scocco nasce a Hughes, sobborgo di Santa Fé, il 26 maggio 1985. Calcisticamente si può definire come una seconda punta, benché nel tempo si sia adattato a giocare come ala sia destra che sinistra. Recentemente è stato utilizzato come prima punta.
La sua carriera inizia nel Hughes Football Club, dove compie tutta la trafila delle giovanili. La prima squadra a notarlo è il Newell's Old Boys di Rosario, che a 18 anni gli propone un contratto professionistico. La prima stagione per i rossoneri è di "rodaggio", con sole sei presenze e nessun gol. La stagione seguente parte spesso titolare (anche complice la pessima forma di Mario Jardel) e segna anche i suoi primi gol: alla fine saranno 34 le presenze, condite da due gol. L'anno successivo saranno il numero di apparizioni rimane invariato, ma saranno ben 13 i gol, più volte decisivi.
Questo score attira l'attenzione della dirigenza del Pumas, squadra messicana, che si assicura le prestazioni dell'argentino. I due anni trascorsi in Messico sono positivi, con 18 gol in 59 presenze. Da segnalare anche una breve parentesi in prestito al Toluca, altra squadra messicana.
Le ottime prestazioni in sudamerica convincono un club europeo, l'AEK Atene, ad affidarsi a "El Tucan" (soprannome di Scocco). Con i gialli di Atene Scocco si rivela un vero e proprio trascinatore, capace di segnare e di far segnare, sia da seconda punta che da esterno: la prima stagione segna 6 gol e compie 9 assist in 27 presenze, importanti per il raggiungimento della qualificazione in Europa League. Durante la seconda stagione in terra ellenica gioca solo 24 partite, ma migliora il suo score: a fine stagione saranno 8 i gol segnati e 5 gli assist compiuti.
Dopo un'ulteriore stagione con l'AEK, in cui segna 10 gol in 27 gare, si trasferisce negli Emirati Arabi Uniti per giocare all'Al-Ain. Dopo 31 presenze 15 gol, ad Agosto 2012 torna in prestito a Rosario per rivestire la maglia del Newell's Old Boys. Impegnato come punta centrale, ha finora messo a segno 18 gol in 23 presenze.
Malgrado ciò, ha già annunciato che a fine anno lascierà La Lepra e non tornerà negli Emirati Arabi per ritentare l'avventura europea. E se i rumor saranno confermati, proprio in maglia granata.