Sottil, il Toro nel DNA. Ci sarà un futuro in granata?
E' l'allenatore del momento, al di là della sconfitta in Coppa Italia, la sua Udinese sta marciando a mille e domenica sarà un'avversaria tosta contro il Torino. Già il Toro nel sangue, nel suo Dna, nella sua fede, ma non farà sconti Andrea Sottil da Venaria nel lunch match. No, anche se magari un pensierino di sedere su quella panchina c'è e ci sarà, perchè chi, tra gli amanti del colore granata, non ha pensato di vederlo proprio lì, in quello che sembra essere il suo posto ideale? Anche se, va detto, finora nessuno dei vari cuori granata in giro per le panchine della penisola sono riusciti nell'impresa di allenare la squadra di Cairo con successo. Vedere alla voce Nicola e Longo, prima Lerda, Camolese e così via.
Però si ha l'impressione che Sottil abbia qualcosa in più rispetto a quelli citati, anche se va ancora visto nel lungo periodo, in quanto è salito agli onori della cronaca con l'Udinese, un po' l'oasi felice del nostro calcio. Sua prima esperienza nella serie A, grazie anche alla sua buona esperienza ascolana. Sicuramente a fine stagione (il suo contratto è annuale, ndr) avrà molte richieste e, se mai dovesse partire prima della scadenza naturale del suo contratto Juric, 2024, non è detto che Urbano Cairo non ci faccia un pensierino.
Domenica avversari e il Torino ha bisogno di punti e autostima per cui battere l'Udinese sarebbe un risultato da cui partire per un campionato più solido. Sottil non si commuoverà al cospetto della sua squadra del cuore, farà il suo gioco, anche perchè un suo risultato positivo potrebbe essere un grande biglietto da visita per il futuro. Chissà, proprio al Toro.