Rampanti: "Che pena valorizzare i giovani delle altre squadre"
Rosario Rampanti di affari di Toro se ne intende. Arrivato a Torino ancora adolescente dalla lontana Sardegna, divenne una bandiera prima e poi un allenatore delle giovanili dopo, con un'esperienza anche in prima squadra. Adesso Rampanti è lontano dal mondo del Torino, anche se è vicino, come si suol dire in gergo, con il cuore. Sta anche lavorando da tempo per trovare una soluzione societaria, sempre alla ricerca di quel mecenate (che non esiste più) in grado di riportare in alto i fasti del Torino. In questo momento Rampanti può solo giudicare dall'esterno e non lo fa in modo tenero, soprattutto riguardo al settore giovanile. "Se il presidente vuole salvare baracca e burattini deve invertire totalmente la sua rotta: lui lo sa perché gliel'ho già detto tante volte in faccia. A cosa servirebbe un nuovo centro sportivo se poi non sai cosa metterci dentro?", ha criticato Rampanti al Tuttosport. "L'Atalanta lo ha riempito di contenuti, di tanti bravi giovani calciatori. Se non si fa altrettanto quelle parole diventano solo slogan, fumo negli occhi. Oggi in prima squadra valorizziamo i talenti degli altri, abbiamo i Primavera del Genoa in prestito. Se ci penso, mi viene da piangere...". E magari sarebbe il caso di dare spazio anche ai giovani granata come Comi.