Marco Rossi e l'Ungheria: "Mi ha ridato dignità"

Il ct dell'Ungheria, l'italiano Marco Rossi, ex granata, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport per fare un sunto della sua carriera.
"Ho pensato a quanto vita e destino siano legati. Mio nonno passava i pomeriggi a raccontarmi del Grande Torino e della Squadra d’oro ungherese".
Il calcio italiano l'aveva deluso, l'Ungheria gli ha ridato la luce: "Mi ha dato la possibilità di lavorare, l’Italia no. Magari anche per responsabilità mia: non ho mai saputo vendermi".
"Da calciatore non ho mai guadagnato cifre folli. Alla Samp giravo con una Lancia. Non ho sperperato i soldi, ma da gennaio 2011 a giugno 2012, è stata dura. Ho vissuto un momento di difficoltà intima dove ho pensato di smettere per fare il commercialista".
Il suo sogno è quello di: "Portare l’Ungheria al Mondiale dopo 40 anni. Se dovessi riuscirci potrei lasciare. Sarei ricordato per sempre. E mio nonno ne sarebbe fiero".
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