Il calcio piange Simoni: un vero galantuomo, come ce ne sono pochi

22.05.2020 18:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tmw
Luigi Simoni
TUTTOmercatoWEB.com
Luigi Simoni
© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it

Da qualche ora il calcio non ha più uno dei suoi protagonisti Gigi Simoni. Da quando la notizia è iniziata a circolare si sono susseguiti messaggi di cordoglio alla famiglia e ricordi di chi ne aveva apprezzato non solo le capacità da giocatore e allenatore, ma anche la signorilità.

IL PIACENZA su Twetter - "Il Piacenza Calcio piange la scomparsa di Gigi #Simoni, allenatore biancorosso nella stagione 99/00, e porge le più sentite condoglianze alla sua famiglia.

FABRIZIO BERNI in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com - "Feci in tempo anche a giocarci contro e poi lo ritrovai da allenatore ed era un ottimo professionista, con buonsenso, garbo, equilibrio. Aveva signorilità nell'approccio con tutti senza però mai perdere di autorevolezza con nessuno all'interno dello spogliatoio. L'ho visto fare delle vere e proprie reprimende a calciatori di spicco come Pruzzo. Era uno che sapeva gestire il comando. Nei miei confronti aveva stima sia come calciatore che come uomo".

Che cosa ricorda in particolare?
"Si giocava contro il Vicenza e io dovevo controllare Paolo Rossi. Il libero era Onofri: due lenti e macchinosi contro una freccia come Rossi. Facemmo una figura meschina e il Genoa perse 2-0. Al ritorno Simoni venne da me e mi disse: 'Sappiamo tutti e due cosa è successo all'andata ma siccome io ho fiducia in te, se te la senti non ho nessuna difficoltà a farti controllare ancora Rossi'. Non mi tirai indietro, pareggiammo 0-0 e feci una bella partita. Ebbe ragione Simoni. Giocando in campo stretto, in spazi più raccolti contava sulla mia affidabilità".

GIUSEPPE BERGOMI a Tmw Radio - "Lo porterò sempre nel cuore, ma Gigi è speciale. La prima volta che mi ha parlato, andavo per i 35 anni, mi ha detto che eravamo tutti uguali, e che avrebbe giocato chi meritava. Mi ha dato fiducia, portandomi a vincere una Coppa UEFA, a fare secondo in campionato e il mio quarto Mondiale. Ce l'ho nel cuore, perché era un bell'esempio. Questo suo lato duro di cui mi raccontavano non l'ho mai visto, era pacato anche nel parlare coi ragazzi e gestire l'allenamento, forse perché eravamo un bel gruppo, e poteva intervenire poco su comportamenti e risultati. Ha saputo gestire dei grandi campioni, e davanti aveva un Ronaldo che era paragonabile ai Maradona e ai Messi".

Oggi il mondo Inter ricorda, per motivi diversi, Mourinho e Simoni.
"Jose racconta che c'è ancora la chat con tutti dentro, ora appena abbiamo saputo di Gigi ci siamo tutti mossi. Questa è la storia dell'Inter, il carattere di riuscire a rialzarsi dopo tonfi incredibili. L'Inter di Simoni, che ha vinto molto meno di quella di Mourinho, è rimasta nel cuore, forse anche grazie a quella non-vittoria del campionato, e forse perché c'era Ronaldo".

LA CARRARESE - “È con grande dolore che apprendiamo la notizia della scomparsa di Gigi Simoni tecnico della Carrarese negli anni '90. Siamo vicini ai suoi cari e ricorderemo il suo impegno e la sua indubbia professionalità”.

RONALDO, il fenomeno, su Instagram - “Gigi Simoni per me non è stato solo un allenatore. Se oggi penso a lui, penso a un uomo saggio e buono, che non ti ordinava di fare le cose, ma ti spiegava perché quelle cose erano importanti. Penso a un maestro, come in quella foto che facemmo a Natale: lui direttore, noi l’orchestra. Lo ricordo così, con quel sorriso, la sua voce sempre calma, i suoi consigli preziosi. Potevamo e dovevamo vincere di più, ma abbiamo vinto insieme, la cosa che ci raccomandava sempre: grazie mister, mi hai insegnato più di quanto immagini”.

L’HELLAS VERONA su Tweter - "Il Presidente Maurizio Setti e tutto l’Hellas Verona FC esprimono profondo cordoglio e sincera vicinanza a parenti ed amici tutti per la scomparsa di Luigi ‘Gigi’ Simoni, maestro di calcio, distintosi nei luminosi anni della sua carriera anche per sportività e signorilità".

IL MILAN su Twetter - "Siamo addolorati dalla notizia della scomparsa di Gigi Simoni, venuto a mancare all'età di 81 anni. A tutti i suoi cari il più caloroso abbraccio da tutto il Milan".

CLAUDIO ONOFRI in esclusiva a TuttoMercatoWeb - "Un padre, per me era come un padre". Claudio Onofri è in lacrime per la morte di Gigi Simoni. Troppi ricordi, episodi e soprattutto un legame straordinario. "Mi volle al Genoa a metà degli anni Settanta - racconta a Tuttomercatoweb.com - dopo avermi visto nell'Avellino, perchè potevo giocare in due ruoli. E i rossoblù avevano bisogno di un libero e di un centrocampista. Con lui si instaurò subito un rapporto che andava al di là del fatto tecnico-sportivo. A tal punto che spesso andavo a mangiare a casa sua, anche insieme al suo secondo Pini. Ricordo anche che mi aveva poi chiamato a Cremona perchè gli facessi da vice ma avevo a quell'epoca altre intenzioni e rifiutai. Non sapevo come fare a dirglielo. Mi dispiace davvero che se ne sia andato, è stata una persona fondamentale per me, come tecnico e dal punto di vista umano".

Meritava ancora di più la sua carriera da allenatore?
"Sì, ma non scendeva a compromessi, quel che doveva dire lo diceva. Era questo un suo "difetto". Come bravura e capacità di interpretare il calcio non si discuteva. Ricordo che un anno volevamo provare anche a giocare a zona quando ancora in Italia non si era del tutto diffusa. E in amichevole precampionato affrontammo la Carrarese di Orrico. Perdemmo 3-0 perchè volevamo fare il fuorigioco senza avere ancora un'organizzazione precisa. Prendemmo allora tempo prima di riprovarci ma Gigi aveva voglia di innovarsi. E come tecnico, per le sue conoscenze e esperienze, era da Real Madrid".

CSKA SOFIA - “Uomini dell'esercito,
All'età di 81 anni è morto Gigi Simoni, uno dei più importanti allenatori stranieri che hanno lavorato per il CSKA. Ha guidato la nostra squadra nella stagione 2001/02 quando si avvicinava la fine di una gloriosa carriera. In precedenza aveva allenato l'Inter vincendo la Coppa Uefa nella stagione 1997/98”.

IL BRESCIA - "Il Presidente Massimo Cellino e la Società Brescia Calcio tutta, esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia di Luigi Simoni, per la scomparsa dell’amato Gigi (così era soprannominato da tutti).
Fece parte del Brescia Calcio prima da giocatore (dal 1968 al 1971) e poi da allenatore (dal 1978 al 1980)".

IL TORINO - Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club - dirigenti, dipendenti, allenatori, calciatori, settore giovanile – profondamente addolorati, esprimono il commosso cordoglio e la vicinanza ai famigliari di Luigi Simoni, mancato oggi all’affetto dei suoi cari e dei suoi tantissimi amici. Ex calciatore granata e poi allenatore del Toro, nella lunghissima carriera di tecnico Gigi Simoni si è ovunque distinto – oltre alle riconosciute competenze – per le sue qualità morali e umane. Il Toro perde un amico, il calcio piange la scomparsa di un autentico gentiluomo

DAVIDE NICOLA su Twitter - "Un giorno mi dicesti: 'La signorilità nel calcio è l'unica cosa che conta'. Grazie Mister Simoni".

MARIO SCONCERTI – “"Poteva ottenere anche molto di più in carriera. Era una gran bella persona. Ovunque sia andato ad allenare, lo ha fatto con lo stesso spirito e umiltà. E' stato un uomo d'altri tempi".

Famoso fu quell'episodio di Juve-Inter del '98, dove si arrabbiò molto:
"Fu forse esagerata quella reazione dei giocatori e dell'Inter. C'era il dominio di alcuni personaggi sul campionato, questo sì, ma la Juve dominò quegli anni".

FIGC e GRAVINA - La FIGC e il presidente Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari di Gigi Simoni, morto oggi all’età di 81 anni. "Ci ha lasciati un grande uomo di calcio - il ricordo del presidente Gravina - serio e appassionato. Simoni si è contraddistinto, in tutte le categorie che ha allenato, per professionalità e correttezza".

Dopo aver disputato 368 partite da calciatore, di cui 187 in Serie A con 32 reti all’attivo, e aver vestito le maglie di Mantova, Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa, Simoni ha iniziato la sua avventura da tecnico al Genoa in Serie B nella stagione 1974/75, conquistando un anno più tardi la prima delle otto promozioni ottenute nel corso di una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, che oltre a quella rossoblù lo ha visto sedere sulle panchine di Brescia, Pisa, Lazio, Empoli, Cosenza, Carrarese, Cremonese, Napoli, Inter, Piacenza, Torino, Cska Sofia, Ancona, Siena, Lucchese e Gubbio.

Tecnico gentiluomo, dai toni sempre garbati, ha raggiunto l’apice della carriera guidando l’Inter di Ronaldo, con cui ha sfiorato lo Scudetto per poi vincere nel 1998 la Coppa UEFA. Il trofeo, conquistato dopo il successo in una finale tutta italiana con la Lazio, gli permise di essere insignito anche della ‘Panchina d’oro’.

IL COSENZA - "La scomparsa di Gigi Simoni è una triste notizia per il Cosenza Calcio, che il mister allenò in un periodo della sua lunga e prestigiosa carriera. Resta in noi il ricordo nitido di un signore del calcio, che ha fatto della mitezza e dell’eleganza un tratto distintivo del suo impegno sportivo. Oggi per la comunità rossoblu è un giorno di mestizia e addio. Un pensiero carico di commozione e vicinanza va alla sua famiglia e a tutti i suoi cari da parte del Cosenza Calcio".

FABIO GALANTE - In esclusiva a TuttoMercatoWeb.com: "Era una persona amata da tutti i calciatori - racconta a Tuttomercatoweb.com - rispettata da tutti. Gli volevamo bene e anche chi giocava meno accettava senza problemi le sue scelte. Sapeva dialogare con il gruppo, qualità fondamentale per un allenatore. Quella nostra Inter era forte e insieme a lui avremmo meritato di vincere anche di più di una Coppa Uefa. Quando ero all'Inter con Simoni avevo solo 23 anni e mi seppe dare molti consigli. Poi, per dire del legame che si era creato, una volta che passai al Torino spinsi perchè potesse venire alla guida del Toro. E in effetti poi arrivò in granata".

A Tmw Radio: "Il mister è stato definito da molti un gentiluomo ed è così. E' stato un allenatore di un'umiltà pazzesca. Abbiamo avuto un grandissimo rapporto. Potevamo vincere di più, è vero, ma anche il tifoso si innamorò di quella squadra".

Quanto soffrì per quel Juve-Inter?
"Anche da lì puoi capire il mister. Chi mai lo aveva visto così? Se ha fato quel gesto, un motivo c'era. Non ci andò giù l'episodio di Ronaldo ma anche altri episodi. Ci tenevamo tanto a quel campionato, sentivamo di meritarlo".

LA FIORENTINA su Twitter - "La Fiorentina si unisce al cordoglio di tutto il mondo del calcio per la scomparsa di Gigi Simoni, cresciuto nel settore giovanile viola, e partecipa al dolore della sua famiglia".

FRANCESCO GHIRELLI - "Cuore e coraggio. Sono le due parole che esprimono quello che ho trovato in Gigi Simoni. Il cuore ce lo metteva sempre e sapeva unire il coraggio nell’affrontare le sfide, prima in campo e poi alla scrivania da dirigente. Il calcio dei valori era la sua base e il suo impegno, quello che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Ricordo la sua passione per il calcio e gli occhi che sorridevano quando parlava del pallone. Ha insegnato l’amore per il calcio. A Gigi, uomo di spessore, mi sento di dire grazie per quanto ha dato al calcio".

LEGA B - "Il presidente Mauro Balata e lo staff della Lega B si uniscono al dolore della famiglia di Luigi Simoni e di tutti gli appassionati di calcio che oggi piangono la scomparsa dell’allenatore che più di ogni altro ha vinto la Serie B, icona e grande uomo di sport, signore in campo e in panchina".

IL BOLOGNA su Twitter - "Ci lascia un grande uomo di calcio, un grande bolognese. Ciao Gigi".

IL PISA - “È un giorno triste per tutti noi.

Gigi Simoni era un pezzo importante della nostra storia, un ricordo felice per tutti noi, un professionista di altissimo livello capace per ben due volte di portare il Pisa Sporting Club nel Paradiso del calcio italiano guidando squadre di cui ancora, a distanza di molti anni, riusciamo a snocciolare a memoria l’undici iniziale. Nel campionato 1984-85 con una cavalcata entusiasmante, dominando e sbaragliando gli avversari e poi nella stagione 1986-87 compiendo una delle più grandi imprese della nostra storia portata a termine nella indimenticabile trasferta di Cremona. Ma Gigi Simoni è rimasto poi nerazzurro per sempre, legato ai nostri colori, alla nostra passione, alla nostra terra: un legame indissolubile suggellato dall’elezione ad “Allenatore del Secolo” in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dello Sporting Club.

“La notizia della scomparsa di Gigi Simoni ci addolora profondamente – è il pensiero del Presidente Giuseppe Corrado – perché la nostra squadra perde quello che è stato un simbolo, dentro e fuori dal campo. Il mister resterà per sempre nel cuore di tutti noi e, non appena possibile, lo ricorderemo degnamente all’interno della Sua Arena sperando di poter seguire il suo esempio e rivivere insieme ai nostri tifosi le stesse emozioni che lui fu in grado di suscitare”.

La società nerazzurra, tutta, si unisce al dolore e al cordoglio per la scomparsa di Gigi Simoni ed esprime le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai conoscenti del Mister”

FRANCESCO MORIERO in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com - Francesco Moriero risponde dalla sua Lecce e con la voce rotta dice che avrà il rimpianto di "non poter salutare subito come merita mister Gigi Simoni".Scomparso oggi a 81 anni, l'ex tecnico dell'Inter è stato più di un allenatore per Moriero. "Perdiamo un signore del calcio. Una persona unica, per la sua disponibilità e semplicità. E' un colpo per tutti noi"
E' stato più di un allenatore per la sua Inter.
"Era uno di noi, all'Inter. Nei primi giorni di ritiro disse 'siete tutti uguali tranne uno'. Era il Fenomeno, ci conquistò subito con il suo sorriso, con le sue battute"
Era ben più di quella partita e di quello Scudetto dei veleni con la Juventus:
"Il rimorso è stato lo Scudetto ma ricordo la gioia della Uefa e i momenti belli vissuti insieme. Abbiamo stretto un rapporto speciale, anche dopo il calcio giocato. Quando è venuto a presentare la sua biografia in Puglia sul palco abbiamo ricordato di quando voleva sostituirmi col Piacenza e iniziò a gridare 'Checco dai via sta palla'. Scartai tutti e segnai: andai sotto la panchina e gli dissi 'può cambiarmi'. E ci abbracciarmo Diceva 'quante me ne hai fatte passare Checco', ma sempre con affetto. Perderlo è un dispiacere enorme. Era un uomo vecchio stile, ha vinto otto campionati ma era umile e generoso. Diceva quel che pensava e ti faceva innamorare".
Un allenatore gentiluomo.
"Trattava tutti allo stesso modo. Avevamo affetto nei suoi riguardi: scherzava e rideva ma non aveva problemi a dire qualcosa. Ronaldo, Zamorano, Zanetti, Bergomi, ma anche gli ultimi arrivati: faceva sentire tutti importanti".

LA CREMONESE - “Mister, noi ti ricorderemo per sempre così. Ci mancherai tantissimo. Ciao, Gigi”.

ROBERTO D’AVERSA – “"Oggi per me è un giorno molto triste, poiché c'è stata la notizia della scomparsa di Gigi Simoni, un grandissimo allenatore ma soprattutto un grande uomo. In un momento di difficoltà della mia vita professionale mi è stato vicino e mi ha fatto capire tante cose. Ho sempre avuto un rapporto splendido con lui, sia professionale che umano. Sapere che ci ha lasciato mi dispiace profondamente".

IL GUBBIO con un post sui propri canali ufficiali – “È un giorno veramente triste per tutti. Luigi “Gigi” Simoni ci ha lasciato. Una vita dedicata al calcio e l’incrocio con la nostra città a fine Febbraio 2009. Oltre tre anni con i nostri colori, tra gli artefici della storica scalata che ci ha portato in serie B. Prima Direttore Tecnico e poi anche nel ruolo di Allenatore nella stagione in cadetteria. Con la morte di Simoni se ne va un simbolo del calcio mondiale ed un uomo che ha dato lustro alla nostra storia calcistica. Il Presidente Sauro Notari e l’As Gubbio 1910 in tutte le sue componenti stringono in un ideale abbraccio la moglie Monica ed il figlio Leonardo in questo momento così doloroso".

LA LAZIO su Twitter – “La S.S. Lazio, il suo Presidente, l'allenatore, i giocatori e tutto lo staff esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Simoni e si uniscono al dolore della famiglia".

IL NAPOLI su Twitter – “Il Presidente De Laurentiis e la SSC Napoli si uniscono al dolore della famiglia Simoni per la scomparsa del caro Gigi”.

MASSIMO MORATTIA Tmw Radio: “"Il mio pensiero è affettuoso nei confronti della famiglia, che ha passato un periodo difficilissimo. Ha avuto una tempra incredibile nel resistere tanto. Mi dispiace tantissimo. Ha vinto una coppa importante e avrebbe vinto anche un campionato se non ci fosse stato quell'episodio. Lo ricordo con tanto affetto".

All’Ansa: "E' stato un grande protagonista della storia dell'Inter: ha vinto una coppa europea molto importante, gli è stato impedito di vincere un campionato che avrebbe assolutamente meritato". Massimo Moratti ricorda così al telefono con l'ANSA la figura di Gigi Simoni "tecnico gentiluomo verso il quale - aggiunge l'ex presidente nerazzurro -, provavo grande stima e affetto. La telefonata con la quale poco fa la moglie mi ha avvisato della morte mi ha provocato un dolore immenso"

L’INTER - Gigi Simoni ci ha lasciati oggi, 22 maggio. Una data non casuale, la data più interista di tutte". Questo il pensiero rivolto dall'Inter su Twitter all'ex allenatore nerazzurro, scomparso oggi a 81 anni.
Il club ha poi scritto sul proprio sito ufficiale: "Di Gigi Simoni ricordiamo e ci mancherà tutto. Il suo essere signore, innanzitutto. Un modo di vivere, la vita e il calcio, mai sopra le righe. Anche il suo calcio era così: umile ma funzionale, capace di far fruttare al meglio ciò che aveva a disposizione.

Sulla panchina nerazzurra arrivò nel 1997, assieme al Fenomeno, Ronaldo. Un binomio, quello Simoni-Ronaldo, che resterà per sempre nel cuore di tutti, non solo degli interisti. Un rapporto paterno, la benevolenza nei confronti di un calciatore speciale. “Ho imparato più io da lui che lui da me, in quella stagione”, amava raccontare Simoni. Una frase che spiega tanto, della persona che è stata.

Ha incarnato l'interismo più genuino. Il 6 maggio 1998 disegnò il suo capolavoro da allenatore. Imbrigliò una grande Lazio e non le diede scampo. Al Parco dei Principi Zamorano, Zanetti e Ronaldo regalarono all'Inter la terza Coppa Uefa in una notte dolcissima e magica.

Il mondo del calcio perde un bravo allenatore e una persona meravigliosa. Nella sua carriera da calciatore vinse una Coppa Italia con il Napoli e la Serie B con il Genoa. In panchina alzò, oltre alla Coppa Uefa con l’Inter, la Coppa Anglo-Italiana con la Cremonese e conquistò cinque campionati di Serie B (tre con il Genoa, due con il Pisa). Nel 1998 ricevette la Panchina d’Oro come miglior allenatore italiano. Un riconoscimento doveroso.

Noi lo ricordiamo così, coi suoi capelli bianchi, sulla nostra panchina, mentre con un sorriso si godeva le magie di Ronaldo, circondato dall’orgoglio e dall’affetto dei tifosi dell’Inter.

Ciao Gigi, ci mancherai".