I 73 anni di Ciccio Graziani: "Torino club ideale. Agroppi un fratello maggiore"

I 73 anni di Ciccio Graziani: "Torino club ideale. Agroppi un fratello maggiore"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 13:04Ex granata
di Marina Beccuti

Ciccio Graziani compie oggi 73 anni e per l'occasione ha rilasciato un'intervista al canale ufficiale della Figc, nella trasmissione Vivo Azzurro

“La Nazionale mi piace. Credo che Gattuso abbia riportato il senso di appartenenza, mi dà l’impressione che sia un fratello maggiore per i giocatori. Ha coraggio, carattere e personalità. E li trasmette ai propri ragazzi”.  

 “Ci stiamo rivalutando molto. Abbiamo Kean e Retegui, che hanno fatto benissimo, e Pio Esposito, che sta venendo fuori e ha grande entusiasmo. Deve imparare guardando Lautaro e Thuram, stare insieme a questi grandi attaccanti gli può fare bene. E poi c’è Scamacca, degli attaccanti che abbiamo è quello che mi piace di più”, aggiunge l'ex bomber granata. 

“Ero un bambino che sognava di fare qualcosa di importante nella vita, sono partito con l’idea di fare il pilota di aerei, ma il sogno vero era quello di fare il calciatore. Quando c’erano i cross di Bruno Conti, Claudio Sala e Causio dovevo alzarmi il più in alto possibile per fare gol. Quando fai quel gesto tecnico è un po’ come volare”, ha ancor aggiunto. 

A novembre 1973 l’esordio in Serie A e qualche aneddoto che mette in mostra il calcio di ieri com'era: “Il Torino è stato il club ideale, ho trovato un gruppo di compagni meravigliosi. Agroppi? È stato un fratello maggiore per me. Ad Arezzo guadagnavo 250 mila lire al mese, al Torino mi davano un milione. Erano un sacco di soldi. Un giorno passai davanti ad una concessionaria di macchine e vidi una Porsche, costava cinque milioni. La comprai. Quando la vide, Agroppi mi disse che non avevo ancora esordito in Serie A e non potevo andare in giro con una macchina del genere. Mi accompagnò a riconsegnarla al concessionario e mi fece dare una Cinquecento”. 

Come non ricordare la magica coppia gol con Paolo Pulici, i Gemelli del Gol, che fecero vincere lo scudetto al Torino: "In otto campionati ne abbiamo segnati 200. Ci bastava uno sguardo, non parlavamo mai in campo. Credo non ci sia mai stata una coppia così prolifica nel calcio italiano”