Atalanta, Colantuono: "La mia posizione? Chiedete al Presidente"

27.11.2010 09:28 di  Raffaella Bon   vedi letture
Atalanta, Colantuono: "La mia posizione? Chiedete al Presidente"
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© foto di Alberto Mariani

Il primo gol di Pagano ci ha tagliato le gambe - confida Colantuono a TuttoAtalanta.com - Nel secondo tempo abbiamo prodotto il massimo sforzo, ma non c'è stato verso. E non credo che abbiamo corso chissà quali pericoli". Nel dopogara casalingo con il Livorno l'allenatore nerazzurro Stefano Colantuono cerca di fare buon viso a cattivo gioco, senza riuscire ad essere troppo convincente. La doppietta dell'ex Pagano condanna l'Atalanta alla quinta sconfitta stagionale in un campionato di serie B che per i bergamaschi sembra sempre più stregato. In campo, nervosismo a go-go: "Tiribocchi è entrato in scivolata e ha preso subito il cartellino rosso, i giocatori del Livorno hanno commesso parecchi falli e accumulato molte perdite di tempo - obietta il tecnico di Anzio -. Credo che ad essere nervoso e confuso fosse più che altro l'arbitro, che qualche cartellino avrebbe potuto estrarlo anche per gli avversari". Sul suo futuro, ora che la panchina traballa più che mai, il Cola evita di sbilanciarsi: "Sono cose che riguardano il presidente, dovreste chiederle a lui...".

Torniamo alla partita, allora: "Non ho visto i miei in difficoltà - prosegue Colantuono -. Abbiamo puntato sul gioco avvolgente utilizzando le fasce, ma Pillon aveva disposto bene i suoi". Sulle scelte tecniche, ancora una volta tali da sollevare dubbi, il tecnico regala smorfie e sbuffi: "Non ne faccio mai una giusta, a sentire le critiche che mi si rivolgono - obietta un contrariato mister -. Doni non ce l'ha fatta a reggere lo sforzo, ma l'avevo schierato perché so di poter contare sulla sua qualità e le sue invenzioni in attacco. Ardemagni? Ha dato profondità alla squadra". Sul prosieguo del campionato, con i suoi terzi ma con una partita in più (due rispetto al Siena), il tecnico atalantino dissimula la preoccupazione: "Continuiamo a lavorare, io sono e resto tranquillo".