Vicenza, Schwoch: "Sgrigna deve sentire più fiducia"

05.03.2011 12:58 di  Raffaella Bon   vedi letture

Stefan Schwoch, una vita da attaccante, è ora un dirigente del Vicenza. Ha vissuto un anno solo con la maglia del granata, dove però era subito riuscito a diventare popolare tra i tifosi. Alla vigilia della partita contro la sua ex squadra si racconta a Torinogranata.

 Vicenza -Torino che partita sarà?
Una partita difficile per entrambe le compagini. Il Torino avrà voglia di rifarsi , dopo una sconfitta importante contro l'Atalanta, e poi non dimentichiamoci che è una squadra formata da giocatori di buon livello, costruita per la promozione. Noi abbiamo voglia di fare bene davanti al nostro pubblico. Il Vicenza renderà la vita impossibile al Torino che, dopo la sconfitta contro l'Atalanta, non avrà di certo la testa sgombra.

Dove può arrivare il Torino quest'anno?
Per me può inserirsi nella corsa per i play off.


La maglia del Toro pesa?
Pesa il blasone della storia, i tifosi si aspettano sempre tanto. Non vogliono che la squadra si limiti semplicemente a fare la comparsa. Giocare in altre piazze di B certamente è più semplice, non hai pressioni. Molti giocatori non reggono lo stress. Non è lo stesso come giocare a Novara, Varese o Pescara, per fare qualche esempio.


Cosa sta succedendo invece ad Alessandro Sgrigna?
Ale è un giocatore di qualità tecniche sopra la norma, ma deve sentire la fiducia dell' ambiente. Le giocate non le rischia e non rende al massimo se non sente totalmente la fiducia.


Per Schowch che partita sarà?
Intanto non posso dire che sentirò l' emozione, seppure sono stato benissimo a Torino, sono stato solo un anno, anche se è stato importante. A Vicenza sono stato nove anni da giocatore ed ora da tre anni come dirigente, devo dire che quindi non è lo stesso. Non ho dubbi su chi tifare.


Che ricordi hai di Torino?
All' inizio per qualche problema dello spogliatoio non andavamo benissimo, poi abbiamo trovato l'assetto giusto e abbiamo vinto. E' stato molto bello, abbiamo sempre sentito l' affetto della Curva Maratona, è stata un' annata bellissima.


Parliamo di mercato, Martinelli quanto è stato vicino al Toro a gennaio?
Non abbiamo mai trattato Daniele, non volevamo privarci di lui.