Cioffi: "Credo che Lerda sia fortemente a rischio"

30.10.2010 14:38 di  Raffaella Bon   vedi letture
Cioffi: "Credo che Lerda sia fortemente a rischio"
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© foto di Federico De Luca

Lunedì si incontreranno sul terreno dell'Olimpico il Torino e l'Ascoli. Per parlare della partita abbiamo intervistato il doppio ex  della sfida, Gabriele Cioffi.

Intanto parliamo di te come sta andando
Sono felice, ho fatto la scelta giusta e più passa il tempo più me ne rendo conto. Sono a Carpi per Cristiano Giuntoli che conosco dal '95 e con il quale è nata da subito una profonda e sincera amicizia.Una società presente,ambiziosa e puntuale negli impegni presi è stata la ciliegina sulla torta. Non c'è cosa più bella che giocare in primis per una società che mi ha fatto sentire importante e per qualcuno che stimi e a cui vuoi bene.
Che differenze trovi a giocare?
Nei ritmi e nei tempi di giocata tanta. Fortunatamente in squadra tra giovani di gran belle prospettive e giocatori più esperti, che sono certo hanno già suscitato l'interesse di squadre di categoria superiore, l'intensità che ad oggi riusciamo a dare in settimana e la domenica è alta. Tutto sta a mantenerla nell'arco della stagione per levarsi più soddisfazioni possibili.
Intanto ti aspettavi questo momento negativo del Torino?
Onestamente per l'ennesima volta sono rimasto spiazzato.
Perché al Torino non va mai bene niente, te hai sempre avuto una teoria?
Puntare su giovani e giocatori di calibro non è un mix che sempre riesce.In ogni caso necessita di tempo.
Che partita sarà?
Sono due squadre che necessitano di cambiar rotta repentinamente, la B è comunque un campionato lungo che premia chi ha continuità di risultati, magari un pari non scontenta nessuno.
Pensi che Lerda rischi?
Nel calcio di adesso,quando ci sono risultati altalenanti, ogni allenatore rischia.Purtroppo progetti e bei discorsi valgono solo se vinci. Visto il passato recente e non del Toro, non so quanto giovi a squadra ed ambiente un valzer di tecnici.
La contestazione di Cairo come te la spieghi?
E’ un presidente che ha speso e tanto,questo è fuori discussione. Torino è una piazza che ha fame di calcio, passionale, sanguigna, con tutti i pro ed i contro che ciò comporta.